Sempre puntuale, il Meteosat fotografa una stabilità delle condizioni meteorologiche rispetto alla giornata di ieri. Il ciclone artico ha portato una bella rinfrescata in tutta Europa, le temperature si sono abbassate fino a raggiungere i valori minimi rispetto al periodo, ma forse non è ancora il caso di fare il cambio di stagione.
In Europa
L’osservazione dell’immagine satellitare di questa mattina, osservazione possibile grazie al canale infrarosso (IR), che permette di visualizzare l’atmosfera e la superficie terreste anche in mancanza di illuminazione solare (di notte), mostra limpidamente due contrapposte aree meteorologiche: la prima avente fulcro sull’Isola Britannica e l’altra avente il cuore nell’area danubiana. La prima è caratterizzata dall’alta pressione che riporta cieli sereni su un territorio che non ha visto molta estate quest’anno; la seconda, al contrario, mostra l’area ciclonica che persiste sui Balcani.
L’alta pressione britannica è circondata da due occlusioni ben visibili: quella islandese e quella localizzata sui fiordi norvegesi, assicurando sempre un buon contributo pluviometrico a tutta l’area.
I cumulonembi sono il panorama ormai ricorrente in quelle zone. Essi si presentano in masse imponenti, di aspetto minaccioso. Sono simili a montagne o grosse torri a grande sviluppo verticale e spesso raggiungono il livello dei cirri. Le loro dimensioni orizzontali e verticali sempre rilevanti, tanto che la loro interezza è visibile soltanto a grande distanza. Generalmente si formano dai cumuli congesti generati a causa di forti correnti convettive. I cumulonembi si distinguono dai cumuli perché la parte inferiore è, di solito, sfrangiata, mentre la parte superiore non ha la classica forma di cavolfiore. Di norma, affinché un cumulonembo si formi è necessario un forte surriscaldamento del suolo per alimentare le correnti ascendenti.
Nell’Europa danubiana, invece, terminata l’azione refrigerante del ciclone artico, l’area ciclonica balcanica rimane stazionaria e consolidata grazie alla circolazione di aria fredda nei sui bassi strati. Essa mostra una grossa protuberanza occlusa sull’Austria e sul medio-basso Adriatico.
In Italia
Il ramo del fronte occluso dell’area ciclonica sopraccitata comporta precipitazioni sui versanti alpini e sul triveneto, zone maggiormente esposte alla circolazione in atto. Contemporaneamente, il versante adriatico vede i cieli gremiti di nuvole capaci di portare precipitazioni a carattere sparso sul litorale centro-meridionale.
Nelle altre zone, come si può notare dall’immagine, il cielo è ripulito dalle nubi ed il sole è libero di risplendere.