Ieri sera
Con l’arrivo di una perturbazione è stata decretata la fine di una fase di forte inversione che ha comandato le sorti termiche degli ultimi giorni, nei fondovalle alpini e in pianura da mercoledì mattina si sono registrate una serie di minime spettacolari.
Prima di martedì
L’arrivo di aria fredda dalle pianure orientali europee aveva in un primo tempo prodotto nevicate al piano, successivamente si era aperta una fase di forte gelo in quota con temperature molto basse mentre in molte zone di pianura, soprattutto nel basso Veneto, a fatica si scendeva sotto lo 0° per colpa di nuvolosità notturna e una ventilazione di bora mite.
Evoluzione degli ultimi giorni
Martedì i cieli si sono mantenuti nuvolosi per buona parte della giornata, le massime quindi non sono salite di molto. Nel tardo pomeriggio finalmente è arrivato il sereno mentre pure la debole ventilazione da NE è cessata in maniera quasi definitiva. La situazione quindi di cieli sereni unita alla calma di vento ha permesso all’aria fredda, che da giorni stazionava in quota, di riversarsi al suolo: è iniziata l’inversione termica.
Da mercoledì mattina molte stazioni meteo collocate nella pianura veneta hanno iniziato a registrare una serie di temperature minime che sono risultate sotto media ma non eccezionali: -5° sono stati raggiunti o sfiorati facilmente in molte località, mentre di giorno le massime sono state comprese tra i 6° della bassa pianura e i 12° dell’alta pianura; in montagna il forte gelo è diventato appannaggio dei fondovalle mentre nelle altre zone l’aumento della temperatura è stato cospicuo rispetto all’inizio della fase fredda.
Dati di rilievo
La stazione più fredda al piano è stata quella Arpav di Galzignano (13 metri slm) ai piedi degli Euganei, nota per essere gelida con potenti inversioni termiche, ha toccato i -8.8°, e successivamente i -7.6°, mentre di giorno è riuscita a salire sopra gli 11° con un’escursione termica di quasi 20°; la zona collinare euganea è sempre molto utile per capire la potenza dell’inversione termica, di fatti a Teolo (158 m slm) a fatica la temperatura è scesa sotto i +3°, mentre sul Monte Grande (454m slm) il termometro non è sceso sotto i +5°.
Molte le località di pianura scese sotto i -5°, riporto qui sotto località e valore con la relativa data:
Noventa vic. (VI) -6.5° il 20 dicembre
Ponte di Piave (TV) -6.4° il 19
Roncade (TV) -5.7° il 19 e 20
Montagnana (PD) -5.5° il 21
Merlara (PD) -5.3° il 22
Roverchiara (VR) -5.1° il 19
Barbarano (VI) -5° il 19
Portogruaro Lison (VE) -5° il 18
Nel bellunese da segnalare i -8.7° di Belluno e i -9.7° di Feltre.
Per l’inversione termica a quote più alte da segnalare i -17°.3° di Valmenera nel bellunese (20 dicembre) e i -20.9° di Roda del Corvo nel vicentino (18 dicembre), in quest’ultima stazione la temperatura media è stata di -13.6°.
Il gelo mattutino è arrivato pure sulla costa, valori attornianti i -3° sono stati toccati sul Delta del PO e nel primo entroterra veneziano a pochissimi Kilometri dal mare, toccati i -1.4° (20 dicembre) alla stazione meteo di Chioggia (MeteoVeneto) posizionata sulla laguna, Jesolo ha raggiunto i -1.9° (19 dicembre).
Per i dati si ringraziano MeteoVeneto e Arpav