Il tifone Parma ha abbandonato domenica mattina l’isola filippina di Luzon, ritornando in mare, precisamente nel Mar Cinese Meridionale, dalla costa nord. Piogge torrenziali hanno investito il nord di Luzon sia sabato che domenica. Baguio, dopo i 235 mm registrati tra le 12 GMT di venerdì e la stessa ora di sabato, ne ha registrati altri 474 nelle 24 ore successive. Tra le 12 GMT di sabato e la stessa ora di domenica, segnaliamo anche: Laoag 438 mm (356 in sole 12 ore), Vigan 354, Dagupan 133. Si registrano anche vittime, più di 10, la maggior parte delle quali causate da due smottamenti nella provincia di Benguet. Fortunatamente, Parma ha colpito una parte delle Filippine non molto abitata, visto che gran parte del nord e dell’est di Luzon più che da grossi centri è caratterizzato da fattorie. Ovviamente, enormi i danni ai raccolti. La regione di Manila, la metropoli colpita dalla violenza di Ketsana nello scorso weekend, è stata risparmiata dal passaggio di Parma, visto che solo 41 mm di pioggia sono caduti tra le 12 GMT di giovedì e la stessa ora di domenica.
Parma è ora quasi in stallo sul Mar Cinese Meridionale. Alle 18 GMT era centrata a 20,1°N 119,4°E, accompagnata da venti sostenuti fino a 100 km/h, tali da catalogarla come “tropical storm”. Nei prossimi giorni, Parma dovrebbe riprendere forza, spostandosi con lentezza verso sudovest e tornando tifone di categoria 1 martedì.
Melor, alle 18 GMT di domenica 4 ottobre, era un tifone di categoria 5, con venti sostenuti fino a quasi 260 km/h. Il tifone era centrato a 17,9°N 137,6°E, sul Mar delle Filippine. La tempesta si muoveva verso ovest-nordovest, mentre a partire da lunedì sera dovrebbe assumere una traiettoria più settentrionale. Melor è previsto in indebolimento, ma martedì dovrebbe essere ancora un “categoria 3”, quando potrebbe transitare non lontano dalle Ryukyu settentrionali. Ancora molte le incertezze riguardo al possibile interessamento del Giappone nei giorni successivi.
Gran gelo in Islanda domenica 4 ottobre. Grimsstadir (m 384) è scesa sino a -9,0°C. -6,6°C ad Akureyri, -4,9°C a Bolungavik, -3,0°C a Reykjavik, -2,1°C a Keflavik, -2,0°C alle solitamente miti Vestmannaeyiar.
Ancora gran caldo in Spagna meridionale nel weekend. Sabato, queste alcune massime: Malaga 33,0°C, Jerez 32,4°C, Siviglia 32,2°C, Cordoba 31,3°C, Badajoz e Moron 31,0°C, Murcia 30,5°C. Domenica, Badajoz 33,5°C, Cordoba 33,3°C, Jerez 33,1°C, Caceres e Murcia 30,6°C.
Piogge intense e forti venti nel centro-sud della Norvegia domenica. A Obrestad e Lindesnes Fyr le raffiche hanno raggiunto i 108 km/h, a Utsira Fyr e alla piattaforma Ekofisk i 104, a Lista Fyr i 101. Nelle ultime 24 ore, molte le stazioni che hanno registrato oltre 15 mm di pioggia, 31 mm a Sauda.
Molto caldo domenica in Mali e Mauritania. In Mali, queste le massime più elevate: Gao, Menaka e Tombouctou 43,4°C, Hombori 43,3°C, Nara 41,0°C. In Mauritania, Nema 43,2°C, Akjoujt 42,6°C, Tidjikja 42,5°C, Nouakchott 41,9°C, Atar 41,8°C, Rosso 41,6°C. Si tratta di temperature 2°/4°C superiori alle medie stagionali.