Prossimi all’ingresso ufficiale nel nuovo weekend, ci si chiede quale sarà il tempo previsto nel corso della prossima settimana. Domanda lecita, specie per chi, d’inverno, ama il freddo e la neve. I principali modelli avanzano tesi tendenti al freddo, con interessamento più o meno diretto delle nostre regioni. Attualmente si potrebbe sperare nella neve alle basse quote su molte regioni del Centro Nord, tuttavia lo spazio temporale che ci separa dall’evento è tale che è bene mantenere il giusto grado d’obbiettività e non lasciarsi prendere la mano.
Ancor più interessante sarebbe stabilire se l’evoluzione prevista sarà in grado di determinare un deciso cambio di circolazione, con ingresso definitivo, e tardivo, della stagione invernale. Oppure se trattasi si normale pausa in un contesto dominato da vortice Polare e invadenze anticicloniche sul Mediterraneo. Ribadiamo il concetto dell’attesa, quanto mai opportuna in un’annata come quella in essere.
Tuttavia crediamo sia opportuno considerare quel che accadrà da oggi fin verso la chiusura del prossimo weekend. A cadenza settimanale assisteremo ad un nuovo intenso riscaldamento per interessamento anticiclonico subtropicale. I valori termici raggiunti, specie domani e dopo, avranno dell’incredibile se si pensa al cuore dell’inverno. Le mappe di previsione portano isoterme prossime alla superficie del suolo da far invidia alle più miti delle primavere, mentre in quota, laddove maggiore sarà l’azione riscaldante dell’aria calda nord africana, lo zero termico potrà portarsi addirittura oltre i 4000 m.
A soffrirne maggiormente saranno le regioni del Nordovest, la Sardegna ed in generale il versante Tirreno. Ma farà caldo ovunque e chi vorrà potrà abbozzare i primi tentativi al mare in abiti tutto sommato leggeri. Insomma, il non inverno prosegue, nonostante la settimana, finora, abbia portato alcune variazioni al monotono tema anticiclonico.
Un abbassamento di latitudine del Fronte Polare ha difatti consentito una blanda ondulazione ciclonica oceanica su Spagna e Francia, con ingresso di deboli sistemi frontali sulle nostre regioni. Appena ieri s’assisteva, in rapida successione, all’ingresso di due distinti corpi nuvolosi, capaci di portare precipitazioni a carattere sparso, localmente persino di moderata intensità con accumuli interessanti. È il caso delle regioni medio ed alto tirreniche, del Sud ma anche dei versanti Adriatici maggiormente esposti alle correnti occidentali.
Al Nord, invece, le nebbie persistevano persino durante le ore centrali della giornata, dando vita ad una coltre di nubi basse che rendeva difficoltosa l’azione solare delle ore centrali della giornata.
Oggi avremo un primo avanzamento anticiclonico dalla Spagna verso i nostri settori occidentali, mentre sul Centro Europa avremo l’ingresso di un’intensa perturbazione oceanica. Situazione che andrà ad acuire il gradiente barico tra Mediterraneo e resto dell’Europa, con innesco, già dalla tarda serata, di calde correnti prevalentemente Settentrionali e Nord occidentali. Correnti che domani si potranno rivelare moderate e che porteranno il foehn al Nordovest, laddove, con tutta probabilità, verranno abbattuti alcuni record di caldo.
Depressione che oggi porterà un po’ di nubi proprio sulle regioni Settentrionali, con locali piovaschi su probabili su Liguria ed Emilia, mentre al Sud avremo residui instabili dalla giornata passata, con possibili deboli precipitazioni su Sicilia orienta, Puglia meridionale e Calabria ionica. Altrove preverrà il sole, tutt’al più si potranno avere nubi stratiformi sui settori tirrenici. Le temperature saranno stazionarie, attese in aumento domani.