Eravamo all’uscita di un ciclo solare decisamente forte, se non altro in linea con quelli degli ultimi 60 anni, con minimi solari caratterizzati da durate molto brevi, e massimi solari al contrario intensi e prolungati.
Una ricerca pubblicata sulla rivista “Nature” nel Novembre 2004, esamina quella che è stata l’attività solare degli ultimi 11400 anni, studiando la presenza degli isotopi radioattivi sui tronchi d’albero, giungendo alla conclusione che occorre andare indietro di 8 mila anni, proprio nel periodo in cui terminò l’ultima Era Glaciale, per trovare un sessantennio di attività solare così intensa come l’attuale.
Si tratta di un gruppo di ricercatori dell’Istituto di ricerca solare Max Planck di Katlenburg, in Germania.
Mentre il conteggio delle macchie solari risulta essere un metodo utilizzato solamente a partire dal 1610, per la valutazione dell’attività della nostra stella, esiste un altro metodo che ci permette di valutare tale attività fino a diversi millenni addietro rispetto all’epoca attuale.
I raggi cosmici ad alta energia, provenienti dallo spazio, entrano in collisione con le molecole di diversi gas presenti in atmosfera, dando origine a numerosi isotopi radioattivi.
Uno tra questi è il Carbonio – 14, che ha un tempo di dimezzamento di 5340 anni, e che è di grande importanza per la datazione dei reperti organici, in quanto viene assorbito e fissato dagli esseri viventi.
Quando l’attività solare è bassa, numerosi raggi cosmici raggiungono l’atmosfera, dando origine ad elevate quantità di C-14, mentre quando l’attività solare è alta, succede il contrario, il vento solare protegge l’atmosfera terrestre da tali raggi, e la produzione di C-14 cala vistosamente.
Si sono così esaminati i tronchi d’albero provenienti da Germania, Finlandia e Svizzera, alcuni dei quali fossilizzati, e quindi molto antichi.
Si è scoperto così che, a partire dal 1940, il Sole ha mostrato un “picco” di attività sessantennale che non trova altri riscontri negli ultimi 8 mila anni, dai tempi della fine dell’ultima Era Glaciale.
Non solo, a partire dal 1980, l’attività solare è rimasta pressoché costante su di un altissimo livello, mentre, contemporaneamente, anche le temperature terrestri si sono innalzate improvvisamente, portandosi su livelli alti, e gli scienziati mostravano il sospetto che ambedue le cose fossero collegate.
Nel 2004 gli scienziati esaminavano anche uno studio statistico, basato sui precedenti cicli di massima attività solare, giungendo così alla conclusione che tale periodo di altissima attività era forse vicino alla conclusione, perdurando per non più di altri due o tre decenni.
Forse, invece, il crollo dell’attività solare sta già avvenendo in questi anni, con il nuovo ciclo 24 che appare assai indebolito, rispetto ai precedenti.