Il 12 agosto 2002 le temperature raggiunsero livelli record sulla costa nord di Creta, la grande isola posta a sud della Grecia continentale, con massime di 41,6°C all’aeroporto di Souda e di 44,4°C a Iraklion (nota anche con il toponimo di Candia). Raramente le temperature superano i 38°C nelle stazioni dell’isola poste presso la costa, le medie delle massime di luglio e agosto a Iraklion sono 28,6° e 28,4°C.
La costa nord di Creta è normalmente rinfrescata dalle brezze marine, la configurazione che favorisce temperature molto elevate è quella che vede i venti spirare da sud sull’isola. Già caldi in origine, i venti giungono poi con caratteristiche di foehn sulla costa nord (Creta ha una catena montuosa che corre da ovest a est e supera in più punti i 2000 metri), ovvero molto caldi e asciutti.
Tra l’11 e il 12 agosto del 2002 la presenza sul Mediterraneo centrale di una depressione, in lenta traslazione verso est/nordest (tra le 0 GMT dell’11 e del 12 agosto il minimo in quota si spostò dal Golfo del Leone all’alto Adriatico, passando per l’alto Tirreno, alle 12 GMT del 12 si era portato sull’Austria nordorientale), richiamò aria molto calda dal Nord Africa verso la Grecia orientale, la Turchia e l’Egeo. A Iraklion, alle 0 GMT del 12 agosto, c’erano 28,0°C a 850 hpa (1538 metri), alle 12 GMT dello stesso giorno 27,0°C a 850 hpa (1524 m) a Izmir, nella Turchia occidentale. Ricordiamo che l’altra faccia di questa depressione, ben più drammatica del caldo a Creta, furono le alluvioni in Europa centrale, che interessarono molte nazioni e anche grandi città, come Dresda e Praga.
Oltre ai dati record di Creta molte altre stazioni registrarono temperature altissime il 12 agosto. Nelle isole della Grecia, Rodi toccò i 40,2°C (media delle massime di agosto 30,6°C), Mytilini i 41,4°C (media 29,9°C). In Turchia occidentale, si registrarono tra le altre queste massime: Aydin 43,8°C, Izmir 43,1°C (a un decimo dal suo record), Balikesir 43,0°C, Akhisar 42,2°C, Bandirma 42,0°C, Denizli 41,0°C, Mugla (m 646) 40,8°C, Antalya 39,7°C, Bursa 39,6°C, Istanbul 39,2°C. Le medie delle massime di agosto di Antalya, Mugla, Izmir, Balikesir, Bursa e Istanbul sono 33,6°, 32,8°, 32,3°, 30,3°, 30,2° e 28,1°C. In Turchia orientale si superarono diffusamente i 40°C, ma con scarti dalle medie molto meno significativi.
Il 44,4°C di Iraklion è record assoluto per la stazione, sebbene si debba citare un dubbio valore di 45,7°C registrato nel 1916. Alle 1.20 del mattino del 12 agosto c’erano già 35°C (ur 18%, vento da SSE a 33 km/h) e la situazione rimase simile fino a metà mattina, quando cominciò a farsi sentire l’effetto del soleggiamento. Alle 9.20 c’erano 37°C (ur 17%, SSE 32 km/h), alle 11.20 42°C (ur 15%, SSE 28 km/h, raffiche fino a 46 km/h). Il valore massimo si registrò verso le 13, con una ur del 12% e raffiche da S che raggiunsero i 54 km/h. Tra le 13.20 e le 13.50 un tentativo di ingresso della brezza di mare portò il termometro da 43° a 41°C, con ur salita dal 13 al 20%. La brezza entrò poi molto più decisa nel tardo pomeriggio. Alle 17.50 c’erano infatti 39°C e ur 24%, con vento da WSW, alle 18.50 29°C con ur 74% e vento di mare da WNW.
Con il vento da sud, pur con isoterme a 850 hpa molto più “fresche” (24,0°C a 850 hpa alle 0 GMT dell’11 agosto), Iraklion aveva già raggiunto i 42,0°C il giorno 11 agosto, giorno in cui le turche Antalya e Izmir (qui 22,8°C a 850 hpa alle 12 GMT dell’11 agosto) avevano toccato i 40,4°C. Il 13 agosto, esaurita l’avvezione calda, il termometro a Iraklion si fermò sotto i 30°C (massima 29,8°C).