L’ondata di maltempo e freddo, che ha assalito gran parte dell’Europa Centro-Orientale, non è ancora prossima ad esaurirsi. Un nuovo nucleo freddo d’origine artica si è infatti inserito nella circolazione settentrionale e la parte più avanzata dell’affondo instabile si trova già addossata all’Arco Alpino. Questa nuova area vorticosa fredda ed instabile sopraggiunge dopo che l’alta pressione ha nuovamente arretrato il proprio baricentro verso ovest, pur con massimi barici collocati in prossimità delle Isole Britanniche.
Il nucleo appena giunto sull’Europa Centrale va a dar manforte al perno principale del vasto lago ciclonico instabile, centrato fra la Polonia, la Bielorussia e la Lituania. Qui si trova inserito il nocciolo d’aria più fredda, responsabile delle ulteriori nevicate fino in pianura, con paesaggi praticamente natalizi non solo sulle nazioni appena citate, ma anche in Repubblica Ceca, Slovacchia e persino in qualche zona della Germania: inevitabili i disagi per la circolazione viaria e per i rifornimenti d’energia elettrica.
La temporanea attenuazione dei rifornimenti freddi verso il Mediterraneo ha consentito un parziale miglioramento su gran parte d’Italia e questo ha favorito minime mattutine ancora basse ed eccezionalmente al di sotto delle medie di questo periodo. Tuttavia, a fare notizia è il maltempo delle estreme regioni meridionali e della Sicilia, per una bassa pressione generata dal contrasto fra l’aria fredda giunta da nord e quella ben più mite d’origine mediterranea.
Ora il minimo barico si è smorzato e trasferito sullo Ionio, ma nelle prime ore della giornata odierna alcuni temporali di forte intensità si sono abbattuti in Sicilia. Ancora una volta è l’Isola a pagare il prezzo più alto del maltempo: i nubifragi hanno nuovamente sconvolto nella notte Palermo, con ingenti allagamenti per l’ennesima volta in questo scorcio autunnale. Forti piogge sull’entroterra catanese e problemi anche sul messinese, con straripamenti di torrenti tra Taormina e Santa Teresa di Riva.
Il vortice a nord delle Alpi s’appresta a determinare un immediato rinvigorimento dell’instabilità su gran parte della Penisola per il week-end. Nel dettaglio, come evidenzia l’immagine satellitare, la parte avanzata dell’impulso freddo è già giunta a ridosso delle zone alpine, sotto la spinta di sostenute correnti settentrionali. La barriera alpina rallenterà l’ingresso del fronte freddo che, una volta aggirato l’Arco Alpino, darà luogo ad un minimo barico al suolo tra Liguria ed Alto Tirreno, in rapido spostamento verso sud/est. Come accaduto con il primo assalto frontale, il Nord risentirà poco in termini di fenomeni ed il fronte si ricombatterà all’altezza delle zone appenniniche settentrionali, per poi propagarsi al resto del Centro-Sud.
Una nuova sferzata invernale sta per spazzare il nostro Paese, l’Autunno deve ancora attendere tempi migliori per manifestarsi nel modo più tradizionale, ovvero con i sistemi perturbati sospinti dal flusso atlantico mediamente disposto da ovest verso est. Nella prossima settimana proprio l’Atlantico tenterà una riscossa, provando a riportare una ventata di normalità per questo periodo, dopo le alterne vicende di questa pazza prima metà d’Ottobre, che hanno visto il freddo precoce piombare fin sul Mediterraneo.