Negli anni Cinquanta, nell’effervescenza della realizzazione della base al Polo Sud geografico, poi battezzata Amundsen-Scott, il traguardo che si supponeva di poter raggiungere in fatto di temperature estreme era quello dei -100 °F. All’epoca, il record del mondo apparteneva alla siberiana Ojmjakon con -67,7 °C (-89,9 °F il 6 febbraio 1933), valore a lungo conteso con l’altro polo del freddo boreale, Verkojansk, e su cui esiste una vasta letteratura circa le tarature e le correzioni dei termometri dell’una e dell’altra località (Stepanova, pp. 6-8). Al Polo Sud il limite fu documentato, per la prima volta, il 12 maggio 1957, anno di esordio nell’operatività della base, quando i termometri raggiunsero i -73,3 °C (-100,0 °F). Anche su questa misura, per la verità, sussistono incongruenze: in una sua corrispondenza, infatti, il meteorologo in capo ad Amundsen-Scott comunicò di aver rilevato -100,4 °F (-73,6 °C) alle 1445 UTC dell’11 maggio (Flowers, p. 207 – vedi nota a fondo articolo), mentre nei resoconti d’archivio della base americana il valore risulta, appunto, di -73,3 °C convertito da una lettura Fahrenheit. Quest’ultima non è una sottolineatura banale, poiché i -100,0 °F equivalgono a -73,33 °C mentre -73,3 °C corrispondono a -99,94 °F: arrotondati, quindi, a -99,9 °F. La misura in gradi Fahrenheit, e la conseguente conversione in Celsius, rimasero in uso sino al marzo 1978.
In ogni caso il limite è ritenuto importante e, ogni anno, ad Amundsen-Scott il suo raggiungimento è festeggiato come un traguardo (vedi https://www.meteogiornale.it/news/read.php?id=16483). Nella stagione corrente il valore non è ancora stato registrato ma, il 10 luglio, con una minima di -72,6 °C (-98,7 °F) si è arrivati a un passo dalla fatidica soglia.
Quel che tuttavia conta sottolineare è la media tendenzialmente bassa di questo luglio 2008, che in vasti settori del Plateau Antartico sta facendo seguito a un giugno già nettamente inferiore alla norma. Al Polo Sud la prima decade si è chiusa a -62,2 °C che, rispetto al riferimento 1958-2002, mostra uno scarto di -2,6 °C. Da ricordare che il luglio complessivamente più freddo si registrò nel 2004 con un eccezionale -67,0 °C, che lo mandò in archivio come il mese più rigido di sempre, avendo battuto i -66,8 °C dell’agosto 1987.
(nota) In proposito, il capo spedizione scrisse nel suo diario: «In May the temperature had fallen to -100,4°, the coldest outdoor temperature withstood by any man in the earth’s history / In maggio la temperatura era scesa a -100,4°, la temperatura esterna più fredda sperimentata dall’uomo nella storia della terra» (Siple, p. 323).
Bibliografia
E.J. FLOWERS, World record low temperature, in «Monthly Weather Review», vol. 85, n. 6 (1957), pp. 207.
P.A. SIPLE, 90° South, New York, 1959.
N.A. STEPANOVA, On the lowest temperatures on Earth, in «Monthly Weather Review», vol. 86, n. 1 (1958), pp. 6-10.