Gli effetti dell’avvicinamento della poderosa depressione sull’Europa Occidentale iniziano a farsi ben presenti. Dopo una breve tregua, riecco le perturbazioni cavalcare la cresta dell’onda depressionaria e riportarsi protagoniste verso il nostro Paese, nell’ambito di una fase conclusiva della settimana decisamente dinamica, con il coinvolgimento anche di tutte le regioni centro-meridionale.
La vasta depressione responsabile dell’imminente peggioramento resta allungata dalla Penisola Scandinava fino al Golfo di Biscaglia, ove è arroccato il centro motore dell’intera struttura depressionaria, alimentata da un crescente apporto di masse d’aria fredda d’origine polare. Un altro perno ciclonico si individua appena a nord della Scozia ed il Satellite mette ben in evidenzia il fiume d’aria artica in Oceano Atlantico, laddove sono presenti le nubi irregolari a forma di ciottolato che denotano forte instabilità da intrusione gelida in quota.
La repentina discesa d’aria fredda sul Vicino Atlantico, fin verso le basse latitudini, impone che vi siano delle strutture bariche altopressorie protese ad alte latitudini poco più ad ovest. In effetti, già da diversi giorni stiamo mettendo in evidenza la presenza di un campo di Alta Pressione in sede polare, il quale ha ora stretto una debole amicizia con l’Anticiclone di natura oceanica..
Il punto di contatto fra i due anticicloni, dalle caratteristiche così diverse, avviene in prossimità dell’Islanda e fornisce il giusto input per la discesa artica poco al largo delle coste occidentali europee. Lo stesso anticiclone polare riesce a sospingere aria molto gelida sulle zone settentrionali della Russia e della Scandinava, con punte termiche al di sotto dei -30°C sulla Penisola di Kola, con una netta differenza rispetto al Baltico, ove agisce aria più mite.
Il nostro Paese risente in pieno dell’azione delle correnti tiepide ed umide di provenienza sud/occidentale, che convogliano aria molto tiepida al Centro-Sud, mentre sul Nord sta sopraggiungendo la parte avanzata di un fronte perturbato, destinato a portare condizioni di maltempo ad iniziare dal settore di Nord-Ovest.
Rovesci pre-frontali hanno interessato, fin dalla scorsa notte, diverse zone della Liguria centro-orientale, mentre attualmente intense aree temporalesche stanno interessando parte della Riviera Genovese ed il grossetano. Precipitazioni diffuse interessano la Val d’Aosta, il Piemonte, la Lombardia e l’ovest dell’Emilia, con maltempo atteso in intensificazione dalle prossime ore.
In questa fase la neve cade a quote abbastanza alte sui rilievi alpini, a quote in genere di bassa montagna (non al di sotto degli 800-1000 metri). Solo qualche giorno orsono la neve aveva ricoperto diverse zone della Val Padana centro-occidentale, ma probabilmente non si è trattato dell’ultimo evento bianco di questa fenomenale stagione invernale, in quanto già all’inizio della prossima settimana potrebbero ricrearsi le condizioni adatte per un nuovo episodio di neve.
L’attesa maggiore è inoltre tutta rivolta al repentino calo termico del week-end sul Centro-Sud, ove giungeranno anche passaggi instabili molto veloci. Per il momento le temperature alte continuano ad essere protagoniste con Palermo e Pescara che hanno raggiunto ben 20 gradi. In ambedue i casi, tali temperature sono state favorite dal flusso meridionale in forzata discesa dai rilievi montuosi, che si riscalda per compressione.