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Il nubifragio tra Mejlogu e la 131 veduto da Chilivani. Foto e racconto

di Andrea Meloni
12 Set 2006 - 14:06
in Senza categoria
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Acquazzone sulla mia stazione di rielevamento, il massimo rain rate della Davis Vantage è stato di 74 mm/h, con accumulo di 1 mm in un minuto. Il rovescio prende intensità verso sud, tanto che i monti scompaiono.

L'attività elettrica è debole, con fulmini occasionali. Siamo nella fase di accrescimento del temporale.^^^^^Alle 15.40, appena sotto Ozieri, nei pressi del Rio Mannu osservo la genesi di un temporale di notevole violenza. Già da Ozieri  ai poteva rilevare nella zona vicina a Mores un'area temporalesca attivissima, con diversi fulmini nube terra nell'arco di un solo minuto. Taluni apparivano eccezionalmente grandi, ramificati, alcuni seguivano un doppio canale.^^^^^Nell'arco di pochi minuti, tanto serve per transitare in quell'area, il temporale in prossimità di Monte Santo, si veda nella foto, assumeva violenza: i fulmini venivano rilasciati da ogni parte del cumulo, verso destra nell'area senza precipitazioni, e nel nucleo davanti al Monte Santo, così anche nel temporale attivissimo a sud di Ittireddu e presumibilmente verso Giave. Nella foto si vede il muro d'acqua. 
Attorno al Monte Santo le raffiche di microbus (raffiche discendenti) sviluppavano nei lati nubi fractocumuli in rapida evoluzione, alcuni avevano un aspetto del tunnel.La foto appare schiarita, forse perché scattata dall'auto, invece il cielo era nerissimo.^^^^^L'immagine mostra la formazione di fractocumuli che si spostano veloci, quasi ad annunciare il formarsi di una tromba d'aria. Nella zona tal fenomeno non è poi così raro, ma purtroppo mancano gli attenti osservatori. In coincidenza di temporali, vengono segnalati i danni per le folate di vento eccessive (ben oltre i 100 km/h).^^^^^Il fractocumulo veduto meno di un minuto dopo!
Dalla mia postazione di Ozieri (Sassari) ho veduto i primi cumulonembi formarsi dopo le 12.00. Già dalle 10.30 si osservavano i cumulus mediocris, ma meno pronunciati del giorno prima, quando altri temporali si erano formati attorno, con nubifragio nella zona vicino a Ploaghe, con grandine che ha danneggiato i vigneti (area di maggiore intensità zona di Monte Pubulena).

Successivamente l’evoluzione è stata caratterizzata da una rapida ed evidente spinta di masse d’aria verso l’alto, visibile ad occhio nudo nei cumulonembi del tipo “congestus” dalla caratteristica a torre molto pronunciata, ciò per l’assenza di forti venti in quota.

Rapidamente la famiglia di cumuli che si formava sulla Gallura ha creato una serie di calvus mentre un forte sviluppo verticale di nubi dava genesi ad un cumulonimbus capillatus incus a nord della zona di Pattada, presumibilmente verso Monti, da dove si è attivata l’attività elettrica.

Mentre i cumuli della Gallura trascinati dai venti nord orientali si portavano verso la vasta zona di Chilivani perdevano importanza, quelli ad est davano origine al temporale e a diversi rovesci visibili con virghe verso il Goceano. L’attività elettrica era debole.

In rapida sequenza, nei cumuli congestu sulla zona di Chilivani e diretti verso i rilievi di Ozieri si attivava una moderata attività convettiva, così che crescevano in prossimità della mia zona. Ma prendeva imponenza la formazione cumuliforme a sud, verso Nughedu San Nicolò ed il Goceano, con la caduta di alcuni fulmini.

A sud il cielo diveniva nerissimo, e sulla verticale di Ozieri il cielo appariva plumbeo, eravamo sotto un calvus in formazione. Si scatenava una serie di rovesci, il primo ha lasciato cadere circa 1 mm di pioggia in un solo minuto.

L’acquazzone prendeva intensità appena a sud sud ovest di Ozieri, dove si ergono rilievi attorno ai 700 metri.

La mia stazione ha misurato 6.4 mm di pioggia.

Come spesso avviene con correnti nord orientali, i temporali non assumono intensità da nubifragio su Ozieri, ma prendono una straordinaria violenza tra Mores ed il Mejlogu. Qui il 25 luglio, infatti, ma con correnti differenti, si è avuto un flash flood, ovvero un evento alluvionale lampo, che ingrossò sensibilmente la portata del Rio Mannu di Ozieri, precedentemente asciutto, con degli straripamenti su Chilivani.
Fu segnalata anche gradnine di oltre i 2 centimetri di diametro. Le raffiche di vento violentissime scoperchiavano diversi capannoni e danneggiavano diversi alberi.
Ad Ozieri si ebbero raffiche di vento sino a 70 km/h e la caduta di 1 millimetro di pioggia.

La serie di foto illustra la fase iniziale del temporale, purtroppo il servizio è poco rappresentativo come materiale illustrativo.

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