Mio padre, serenamente, con me a fianco, è andato da mia mamma. Ieri sera ho pregato tanto che questo accadesse quando ero presente io, e che tutto succedesse rapidamente.
Dall’esperienza che per due mesi ho vissuto intensamente con lui, attimo dopo attimo, ho imparato tanto e so di essere cambiato e desideroso di riprendere i valori del passato, ma qui entriamo sul molto personale ed è molto complesso.
Non sono triste, sono felice che mio padre non abbia proseguito a vivere in quel modo.
Negli ultimi due mesi sono stato molto assente qui nel giornale, perché avevo degli evidenti problemi familiari: non ho risposto ai tantissimi lettori, perché non ne avevo il tempo.
Ringrazio tutti i ragazzi dello staff del Meteo Giornale per aver dato il meglio e mantenuto costantemente aggiornato il quotidiano. Ringrazio pubblicamente Massimo Aceti, che a tutte le ore del giorno è qui presente per mandare in onda gli articoli, e che in questi ultimi due mesi mi è stato particolarmente vicino.
Ma debbo ringraziare qui, soprattutto lui il mio papà:
grazie per tutto quello che hai fatto per me, per i sacrifici con cui hai portato avanti i tuoi progetti che mi hanno permesso di essere quello che sono.
Da te ho appreso l’arte dello studio, dell’imparare i perché della vita. Ho imparato ad essere ostinato e a mirare sempre più in alto per renderti orgoglioso anche quando lo nascondevi dietro il tuo sguardo severo.
Grazie per tutto quello che qui non posso dire, grazie.