L’Estate, per qualche giorno, ha fatto le valigie ed è andata in vacanza. S’è allontanata dall’Italia e ha scelto di dirigersi verso nord, verso le Isole Britanniche. Verso luoghi ove l’Alta delle Azzorre ha stazionato in una posizione anomala. Una dislocazione che è più facile osservare in Inverno, o in Autunno. Anche in Primavera. Ha bloccato le perturbazioni atlantiche, ergendosi a muro impenetrabile. Ma l’illusione che il blocco potesse tenere distante il maltempo dal Mediterraneo è stata frantumata da un treno proveniente dall’Artico, che come un espresso a tutta velocità è transitato sui binari italici creando sconquassi alle belle giornate di sole.
Abbiamo vissuto, e la stiamo ancora vivendo, una fase meteorologica spettacolare. Forse qualcuno storcerà il naso, perché per molti più che spettacolare è stata fastidiosa. E’ piovuto, in abbondanza, non sono mancati i nubifragi, ma pensate, anche le trombe d’aria. E poi è tornata la neve, che ha imbiancato le Alpi anche a quote di 1500 m. In tantissime vallate alpine sembrava tornato l’Inverno, con temperature che anche di giorno, a quella quota, a fatica superavano i 5 gradi. Valori che hanno consentito alla neve di depositarsi al suolo. Magari a falde larghe, magari bagnata. Ma pur sempre neve.
Il calendario segna 21 Giugno ma stamane le temperature non sono quelle che ci si attenderebbe di leggere all’alba dell’Estate astronomica. Pensate, su Cuneo – con cielo sereno e vedremo poi perché – il termometro segnava poco fa appena 9 gradi. E diciamo che su tantissime città Padane la colonnina non ha raggiunto i 15 gradi. Un valore che a fatica è stato registrato anche nelle città del Centro, o in Sardegna. Ma il fresco, sospinto da venti che si sono disposti dai quadranti settentrionali, si è propagato al Sud e a malapena si raggiungono i 20 gradi. Con 21 troviamo soltanto le stazioni di Lamezia Terme e Trapani Birgi. Se ne deduce che lo schiaffone termico è stato notevole e cade quindi lo stupore nel pensare che sui monti è tornato a nevicare.
Ci sono però dei segnali di miglioramento. Pocanzi vi abbiam detto che nel Cuneese i cieli sono sereni. Beh, le prime, ampie schiarite vanno a proporsi proprio al Nordovest, perché da occidente inizia a premere una propaggine anticiclonica – di natura atlantica – e nel contempo il nucleo freddo si sta dirigendo a sudest. Troverà collocazione tra i Balcani e la Grecia, liberando i settori di ponente da nubi e precipitazioni. Ma per qualche giorno, circa 48 ore, il tempo resterà instabile al Sud e in parte anche al Centro.
Oggi, per dire, si prevedono frequenti rovesci su Marche, poi Abruzzo e Molise. In questo momento il tempo è ancora brutto sull’Emilia Romagna e cade qualche pioggia anche tra Veneto e Friuli. Fenomeni destinati a cessare nelle prossime ore, quando le prime timide schiarite inizieranno a dirci che il tempo è in fase di miglioramento.
Non sarà però soltanto il versante Adriatico a subire gli effetti dell’instabilità. Qualche acquazzone, anche in forma temporalesca, dovrebbe riuscire a propagarsi verso Umbria e Lazio e principalmente nelle aree interne. L’Italia Meridionale sarà invece maggiormente soggetta ad episodi instabili e sembra che, anche oggi, le precipitazioni più vivaci siano destinate a concentrarsi nel settore tirrenico. Questo perché il vento, che soffia con intensità tra il moderato e il forte, viene da nordovest. Ciò non toglie che, specialmente in Puglia, possano esservi degli sconfinamenti in direzione dei versanti ionico e Adriatico.
E concludiamo con le Isole. Qui soffierà il Maestrale, sostenuto e particolarmente fresco. Ma al di là dell’aspetto termico ampiamente dibattuto, farà sì che non si formino annuvolamenti persistenti e quindi in grado di generare precipitazioni significative. Sarà una giornata variabile e molto fresca, ma niente più.