C’eravamo abituati alla Primavera, prematuramente. L’Alta Pressione garantiva condizioni meteo estremamente stabili e temperature estremamente miti.
Poi, nel weekend, abbiamo avuto un assaggio di quanto il cambiamento stagionale sia in grado di incidere negativamente. Era troppa la differenza tra ovest e est, troppa per non sfociare in un peggioramento cattivo ed estremamente pericoloso. Si è rivelato tale, perché al di là del freddo – o meglio, del gelo – ciò che ha destato più stupore è stato il vento. Eppure se si conosce la materia non ci si dovrebbe stupire più di tanto.
Abbiamo parlato, spesso, delle cause che generano il vento. Per chi ancora non lo sapesse, la differenza di pressione tra due aree geografica è ciò che muove le correnti d’aria. Più è grande questa differenza (detta gradiente barico) più forte soffierà il vento. Quindi, detta semplice semplice, nel weekend avevamo un possente Anticiclone sull’Europa centro occidentale e un lago d’aria gelida su quella orientale.
Il gelo si è letteralmente fiondato sul nostro Sud Italia, generando un Vortice di Bassa Pressione a sud della Sicilia. Ed ecco quindi spiegati i venti tempestosi di Grecale, che hanno provocato ingenti danni in alcune regioni e ahi noi persino diverse vittime.
E’ la riprova, l’ennesima, che gli eccessi vengono ripianati. In un senso e nell’altro. E’ la riprova della cattiveria delle condizioni meteo, se preferite dell’estremizzazione meteo climatica segnalata più e più volte. Di contro, pensate un po’, a ovest dell’Italia i record di caldo cadevano come birilli. Già, perché mentre al Sud arrivava il gelo sull’Europa occidentale continuava ad affluire aria calda nord africana.
Se qualcuno è curioso di sapere cosa accadrà in settimana sappia che l’Alta Pressione non ha la benché minima intenzione di alzare bandiera bianca. Lo farà nei primi giorni di marzo e vi invitiamo a seguirci perché sarà molto interessante capirne i motivi, ma prima dovremo affrontare un’altra settimana – o quasi – di stabilità atmosferica. Eccezion fatta nuovamente per il Sud, dove sta per giungere un secondo nucleo freddo – meno vigoroso del precedente – che causerà nevicate a quote collinari.