Al momento è solo un’ipotesi, peraltro una delle più battute dai modelli matematici di previsione. Ma prima dovremo attraversare l’ultima settimana di settembre e a quanto pare proseguirà la variabilità meteo climatica tipica delle fase di transizione stagionale. Che significa? Beh, che probabilmente nell’arco di qualche giorno osserveremo il transito di una goccia fredda e una successiva rimonta anticiclonica.
Poi? Poi arriverà ottobre e a livello continentale osserveremo cenni inequivocabili di accelerazione autunnale. Avremo due imponenti strutture bariche contrapposte: un possente Anticiclone a ridosso dell’Europa occidentale e una vigorosa area depressionaria sull’Europa settentrionale. Due figure che si daranno battaglia e come scritto ultimamente l’Italia si andrà a trovare in zona di conflitto.
La mappa Multimodel proiettata al 2 ottobre indica un progressivo abbassamento del flusso perturbato con graduale coinvolgimento delle nostre regioni. Molto dipenderà dell’effettivo posizionamento dell’Anticiclone: c’è chi lo piazza in Atlantico, chi più sulla Penisola Iberica. Nel primo caso potrebbe realizzarsi un’intensa ondata di maltempo, nel secondo non escludiamo maggiori ingerenze anticicloniche e quindi tempo migliore. Chi avrà ragione? Vedremo cammin facendo.