Ci sarebbe ancora molto da dire, su questo eccezionale massimo di estensione dei ghiacci artici misurato pochi giorni fa.
Non solamente si può dire che si tratta della massima estensione dei ghiacci mai misurata in Marzo dal 1999, ma anche che si è trattato del massimo più tardivo raggiunto in tutta la serie storica che ha inizio nel 1979.
Infatti, le misurazioni dell’estensione dei ghiacci artici ha inizio piuttosto tardi nella storia della climatologia, non potendovi fare misurazioni esatte prima dell’era dei satelliti e dei loro precisi sensori.
In definitiva, la media del mese di Marzo 2010 è stata pari a 15,1 milioni di kmq, ancora al di sotto della norma trentennale, ma circa 670 mila kmq in più rispetto al minimo di estensione per questo mese raggiunto nel 2006.
Nonostante il recupero effettuato a fine mese, infatti, il trend per Marzo resta sempre in decrescita, con una perdita di circa il 2,6% di superficie ghiacciata dal 1979 ad oggi.
Questo corrisponde perfettamente anche al trend di decrescita della superficie innevata, e corrisponde ad una tendenza ad una Primavera sempre più precoce sul Nord Emisfero, anche se quest’anno potrebbe anche rappresentare una sorta di inversione di tendenza.
L’eccezionalità di quest’anno sta tutta nel fatto che non si era mai registrato un massimo di estensione così tardivo: alla fine di Marzo, quasi un mese più tardi rispetto allo scorso anno.
Basse pressioni persistenti sul Golfo dell’Alaska e sul nord della Scandinavia, hanno portato a gelidi venti settentrionali sul Mare di Barents e sul Mare di Berings, che hanno provocato, su queste zone, un’insolita estensione meridionale dei ghiacci marini.
Ancora una volta si dimostra che non sono solamente le temperature a “guidare” il fenomeno dell’estensione dei ghiacci marini, ma anche i venti dominanti alle alte latitudini.
La maggior parte del ghiaccio formatosi è ghiaccio di poco spessore, di circa un anno di età, tuttavia assistiamo anche ad un certo recupero del ghiaccio più vecchio, di maggiore spessore e quindi più resistente allo scioglimento.
Il ghiaccio di età superiore ai due anni è infatti passato da una percentuale del 35% nel 1981 ad una di appena il 10% alla fine del 2008, ma è risalito di circa il 5% nel corso dell’ultimo anno.
Ne vedremo l’importanza al raggiungimento del periodo del minimo, previsto attorno a settembre: lì si giudicherà se continua il trend di recupero dell’estensione dei ghiacci artici.
All’indirizzo: www.meteogiornale.it/notizia/17732-1-l-artico-si-riporta-in-media si può ritrovare un altro articolo riguardante questo fenomeno.