Siamo alla vigilia di uno degli episodi che segneranno la storia meteorologica dell’Europa degli ultimi anni. In questo articolo spiegheremo le dinamiche che porteranno nei prossimi giorni tutta l’Europa centrale a battere i denti, compresa l’Italia.
Le dimaiche stratosferiche di questi giorni ci portano a pensare che il tunnel gelido che imboccheremo nel prossimo futuro sia tutt’altro che effimero, e le particolari condizioni microclimatiche della nostra penisola potrebbero assicurare un periodo veramente storico per tutti noi.
Quello che da piu’ giorni andavamo ripetendo, infatti molti colleghi avevano previsto già da tempo un evento sopra le righe in europa, si sta avverando, siamo alle prese con un Major Warming che per intensità e lunghezza temporale pare non avere rivali negli ultimi anni; la Russia è alle prese con uno dei periodi più gelidi della sua storia; alle alte latitudini c’è un anticiclone termico che rischia di essere uno fra i piu’ potenti e duraturi che la storia europea ricordi; l’anticiclone delle azzorre, complice il completo splittaggio del vortice polare in due parti, una sul comparto eurocanadese, l’altro sull’Europa, si erge verso un connubio con l’anticiclone russo siberiano dando vita alla figura piu’ gelida per gli europei tutti: l’asse di Wejkoff; e le eventuali rotture della base dinamica dell’anticiclone azzorriano, temporanee visto la straordinaria configurazione stratosferica, potrebbero porre in essere la formazione di dpressioni mediterranee. Insomma la situazione in atto pare essere fra le più favorevoli che l’Italia ricordi.
E non è finita qui. Possiamo con tutta franchezza affermare già da oggi che oltre alle irruzioni del prossimo Lunedì e della fine del mese, ce ne sarà un’altra per l’inizio di febbraio, in una costanza di retrogressioni gelide come non si vedeva da tempo. In una simile situazione il mio pensiero va a tutti coloro che non hanno una casa e che le istituzioni, e per quanto possiamo, noi semplici cittadini dovranno proteggere da questo lungo periodo difficile. Al di là infatti di ogni personale convinzione e soddisfazione per come il nostro clima, nonostanti i vari al lupo al lupo giustificabili e non dei serristi più convinti, possa ancora regalare quello che l’inverno alle medie latitudini è normale che a volte riservi, spero che il nostro paese, dalle istituzioni maggiori ai singoli cittadini, sappiano affrontare i disagi e le emergenze che potrebbero avvenire, in maniera ottimale.
Detto ciò ci apprestiamo a vivere un evento lungo e articolato, comunque dipendente dalla circolazione troposferica che la natura vorrà assumere, viste le premesse e gli eccezionali parametri tutti concordanti fra di loro, come mai nella mia esperienza meteorologica ho potuto notare. Mi sento di dire che questo sarà un inverno a lungo ricordato, negli annali climatici europei; potrebbero essere messi in discussione inverni come l’85 e il ’56 e la cosa piu’ interessante per i climatologi e gli amanti della storia meteorologica in genere è che le premesse di questo evento sono diverse da tutte quelle precedenti. Temperature così alte in stratosfera, repentini e così numerosi riscaldamenti stratosferici, indicano qualcosa di veramente poco prevedibile e affascinante.
Dunque seguiamo il nowcasting e non temiamo, sembra che la natura abbia scelto una lunga strada gelida per la nostra penisola…