L’evoluzione generale
Volendo scorrere la fase che da oggi ci condurrà oltre la metà del mese, sembrano mancare degli ingredienti fondamentali del normale decadimento stagionale, ossia scambi meridiani attestanti il passaggio di testimone tra l’inverno e la primavera, stagione di transizione per antonomasia.
È possibile difatti osservare l’alta pressione delle Azzorre distesa sui paralleli in Pieno Oceano Atlantico, mentre sul Nord Europa, da Ovest verso Est, permane un lago freddo quale serbatoio per future dinamiche meridiane. Tuttavia pare non prospettarsi nessuna decisa rimonta dinamica anticiclonica verso Nord, anche se ciò non è da escludere a priori.
Il tempo previsto in Europa e sull’Italia
In tal contesto sembra facile delineare uno scenario votato al proseguimento dell’inverno, quello vero, sul Nord Europa, così come non si escludono sortite fredde in direzione dell’Europa Centrale, fin verso i Paesi alpini oltre confine.
La porzione Mediterranea del Continente, pertanto anche l’Italia, potrebbe rimanere terra di conquista per i vari attori barici dislocati sullo scacchiere continentale: ad Ovest, tra Spagna, Isole Britanniche e pieno Oceano, l’alta delle Azzorre; a Nord un Vortice Polare in progressivo ricompattamento dopo le vicissitudini stratosferiche recenti, ad Est possibili nuclei gelidi le cui retrogressioni non sono da escludere ma che con l’avanzare della stagione perdono percentuali di riuscita.
Una calma che potrebbe rivelarsi solo apparente, considerata la difficoltà che i modelli iniziano ad incontrare per via dell’approssimarsi della nuova stagione. Tutto lascia quindi presagire una disposizione barica futura orientata alla ripresa degli scambi meridiani Nord-Sud e viceversa.
Pare invece ancora precaria la situazione della tonalità tipicamente oceanica, relegata a comparse flebili alle alte latitudini europee. E deriva un periodo che potrebbe significare prosecuzione dell’italico inverno senza grossi scossoni, anche se, come detto in precedenza, non escludiamo a priori improvvisi colpi di scena.
In conclusione
La stagione sembra ormai destinata ad un lento declino, anche se abbiamo potuto spesso apprezzare l’irruenza che segna il passaggio tra l’inverno e la primavera. Crediamo pertanto che quel che disegnano i modelli sia ben lungi dall’essere una linea di tendenza definita. A maggior ragione non resta che aggiornarsi strada facendo.