Riteniamo anche oggi doveroso concentrare l’attenzione sul possibile evento freddo del week-end (si entra nell’arco delle 96-120 ore di previsione), pronto a dare una nuova veste più invernale alla nostra Penisola, interessata invece in questi prossimi giorni da temperature di stampo autunnale. Sono stati addirittura superati ieri i 20 gradi in Sicilia, mentre anche il Nord sta facendo i conti con un progressivo addolcimento termico dopo le nevicate di 24 ore fa.
Nonostante le parziali smentite di GFS in alcuni degli ultimi runs, non sono calate le probabilità dell’intrusione decisa di una saccatura depressionaria fredda durante il week-end, ad opera dell’Alta Pressione oceanica che spingerà l’ansa ciclonica verso est. Nelle ultime emissioni, il modello americano ha attenuato non di poco l’entità della discesa fredda annessa alla saccatura, ma rammentiamo che le elaborazioni proposte ieri erano sicuramente le più estreme, dal punto di vista della penetrazione del freddo. Sarebbe sbagliato attenersi alle sole variazioni di un singolo modello come GFS che sforna ben 4 run giornalieri. Prendendo in esame alcuni degli altri modelli, si scopre come la “Rodanata” sull’Italia (fase iniziale della penetrazione fredda) resta in piedi e con una incisività in qualche caso persino maggiore rispetto alle uscite di ieri (come nel caso delle Nogaps).
Abbiamo già detto che le GFS ore 00Z, in accordo con i run pomeridiani-serali di ieri, hanno leggermente smorzato i toni della marcata discesa fredda al seguito dell’intenso passaggio schema barico, pur non cambiando gli attori principali dello schema barico. La carta sotto ci permette di valutare la diminuzione termica attesa in libera atmosfera (altezza isobarica di 850 hPa, laddove non vi sono differenze fra il giorno e la notte) fra Sabato e Domenica rispetto alla situazione attuale. Si può notare un calo termico abbastanza deciso, con picchi di almeno 10 gradi in meno sulla Sardegna e sulle zone settentrionali alpine.