Astana, la nuova capitale del Kazahstan batte per due giorni di seguito il suo precedente record di temperatura più bassa, registrando prima -38°C e poi -42°C. L’ondata di freddo che ha colpito la Russia è eccezionale soprattutto proprio nel Kazakhstan, ma anche nei Paesi Baltici e in Bielorussia le temperature sono scese a livelli sconosciuti negli anni recenti. La capitale bielorussa Minsk è scesa fino a -29°C, quella lituana Vilnius fino a -28°C mentre Tallin e Riga, capitali di Estonia e Lettonia, fino a -27°C. Per la Bielorussia il record nazionale è di -42°C risalente al 1907, per l’Estonia di -43.5°C nel gennaio 1940, ma a Tallin non è mai stata misurata una temperatura inferiore ai -31°C (mancano i dati per il 1940 e il 1929). In Europa molti record sono stati registrati negli anni 1929 e 1940, oltre che nel 1907 e nel 1956, ma non di tutte le località si riescono ad avere dati che risalgono così indietro nel tempo. Si ricorda ad esempio che durante il terribile inverno del 1929 Vienna crollò a -32°C, Berlino a -31°C, Sarajevo a -30°C ed Amburgo a -29°C, valori mai più nemmeno avvicinati. Fu freddissimo anche nel Medio Oriente con Baghdad che raggiunse -13°C.
Freddo protagonista nell’est europeo, caldo invece grande protagonista in Australia. L’estate nel continente agli antipodi dell’Europa è stata caldissima. Da tre mesi a questa parte quasi ogni giorno vi sono state località che hanno superato i 45°C. Negli ultimi giorni una fortissima ondata di caldo ha colpito il sud della nazione, con la temperatura che ad Adelaide ha raggiunto +42°C, a due gradi dal record di +44°C, mentre ben +48°C sono stati registrati ad Onslow. Il caldo sta creando problemi anche agli Internazionali di Tennis di Melbourne, prima prova annuale del “Grande Slam”, dove diversi incontri negli ultimi giorni sono stati sospesi. Ma quanta energia si potrebbe produrre installando pannelli solari nel deserto australiano?
Il nord ovest dell’Australia è invece alle prese con il ciclone Daryl, accompagnato da venti fino a 120 km/h. Il ciclone già declassato da tifone a tempesta tropicale andrà indebolendosi ancor di più nel corso dei prossimi giorni spostandosi in direzione di Learmonth ma senza mai, probabilmente, toccare la terra ferma.
Continua a fare un caldo molto anomalo nella regione artica: alle Svalbard questa mattina il termometro è tornato sotto lo zero ma per appena 3°C (medie minime di gennaio attorno ai -20°C), l’isoletta di Jan Mayen è ancora sopra lo zero. Le medie di questo gennaio sono finora in questa regione circa 15°C superiori al normale. Anche l’inverno del 1929 fu in questa zona molto caldo. Dopo due settimane nelle medie, torna il caldo anche in Groenlandia: temperature vicino allo zero sulla costa occidentale meridionale e su quasi tutta la orientale (Godthaab -3°C questa mattina), anche a 80° N di latitudine (Kroyer Holme). Solo la costa occidentale del nord è molto fredda (Qanaaq, Thule Air Base, Upernavik) con temperature attorno ai -30°C.
Freddo in Alaska, Barrow finalmente “conosce” i -30°C quest’inverno; -44°C raggiunti a Fort Yukon dove il 18 la massima non ha superato i -41°C. Sempre in Nord America continuano le tempeste di neve nel Labrador e nel Canada occidentale. Il manto nevoso presente al suolo ha raggiunto i 172 cm a Goose Bay e i 166 cm a Wabush.
Altra giornata di ghiaccio in diverse località della Pianura Padana. L’aria più mite atlantica scorre sopra un cuscino freddo esaltato localmente dalla presenza di neve al suolo. Il risultato è evidente in alcune zone di Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. Nella giornata di ieri (20 gennaio) Ferrara ha avuto una massima di -1.5°C, Bologna di -0.5°C e Treviso di -0.4°C, mentre non tanto distante si assaggiano tepori primaverili con +14.1°C registrati a Genova e +13°C a Pisa.
Per la ricerca dei dati storici si ringrazia della collaborazione Maximiliano Herrera.