Giovedì 22 dicembre, nevicate senza precedenti hanno colpito il Giappone, causando numerose interruzioni di energia elettrica e il caos nel traffico aereo, con la cancellazione di oltre 300 voli interni (esattamente 322), con oltre 16000 passeggeri rimasti a terra. 650000 invece le persone rimaste senza energia elettrica. Sono stati fermati anche due impianti nucleari nella provincia di Fukui. Almeno 35 stazioni meteo hanno registrato accumuli record per il mese di dicembre. Tra di esse spicca Hiroshima, dove i dati vengono registrati dal 1883, senza che sia mai stata registrata una nevicata così intensa.
A fine giornata, a fronte di uno strato nevoso spesso solo 18 cm nella settentrionale Sapporo, il manto bianco era di 48 cm a Kanazawa, 46 cm a Tottori, 53 cm a Maizuru. 2 cm anche a Kagoshima, nella meridionale isola di Kyushu. La neve ha risparmiato parte della costa orientale, comprese le grandi città di Tokyo e Osaka, perche l’aria gelida, investendo la costa occidentale, ha scaricato lì (e sulle catene montuose) l’umidità acquisita sul Mar del Giappone. Sempre in Giappone, da segnalare che il freddo è giunto fino alle quasi tropicali isole Ryukyu, dove Naha, capoluogo di Okinawa, ha fatto registrare solo 12,4°C di massima.
Piogge intense hanno frequentemente investito le Filippine settentrionali questo mese, e gli ultimi giorni non hanno fatto eccezione. Sull’isola Alabat, per esempio, sono caduti 389 mm in 96 ore, tra la mattina di sabato 17 dicembre e quella di mercoledì 21 dicembre.
“Freddo” in Indocina giovedì 22 dicembre, con alcune importanti città vicine ai loro record negativi di temperatura massima. A Bangkok non si sono superati i 22,9°C (media delle massime di dicembre 30°C), a Da Nang, in Vietnam (16°N) la massima è stata solo 17,6°C (media 23°C). Nel sud della Thailandia, sulla penisola di Malacca, protagoniste sono state invece le piogge. Nakhon Si Thammarat ha fatto registrare 150 mm in 36 ore, tra mercoledì mattina e giovedì sera, ora locale.
Rovesci e temporali intensi hanno colpito la provincia di Inhambane nel sud del Mozambico, tra martedì e mercoledì. A Vilanculos, per esempio, sono caduti 166 mm in 24 ore, tra martedì mattina e mercoledì mattina, ora locale. Nella città di Inhambane, sono caduti 104 mm nello stesso periodo. La media di dicembre nella regione è di 130-160 mm.
Gran caldo giovedì nella parte sudorientale dello stato dell’Australia Occidentale. Le località più calde sono state Rawlinna Balgair con una massima di oltre 42°C, Balladonia con 41°C, Forrest con 42,7°C ed Eucla con 41,5°C. Si tratta di valori tutti superiori di circa 11°C a quelli medi del periodo.
Mercoledì 21 dicembre è stata, grazie al chinook, una giornata insolitamente mite in Canada occidentale, a est delle Montagne Rocciose. In Alberta, una massima di 10,6°C è stata registrata all’aeroporto internazionale di Edmonton, record per il giorno. Sebbene non sia record, è da segnalare anche il valore di Calgary, 10,1°C, 11°C abbondanti più di quello medio del periodo. Giovedì 22 ancora più caldo, con massime 12,5°C a Calgary e 10,6°c all’aeroporto di Edmonton.
Venti di uragano hanno investito l’isola Solander, in British Columbia, Canada, lo scorso martedì. Per circa 15 ore, vi sono state raffiche tra le 70 e le 80 miglia orarie.