In passato anche il grande porto genovese è gelato completamente, anche se, ovviamente, trattandosi di un mare molto caldo, l’evento è stato rarissimo e con frequenza bisecolare, anche durate i periodi più freddi della Piccola Età Glaciale.
Inoltre abbiamo notizie frammentarie, ben diverse da notizie sistematiche quali quelle del gelo di grandi Laghi (quali il Lago di Zurigo o quello di Costanza), oppure di grandi fiumi come il Tamigi a Londra.
Anche la Laguna Veneta, per le sue caratteristiche, la sua esposizione alla bora, l’acqua meno salata ed un mare freddo in inverno, è molto più facile a congelare che non il Mar Ligure nel porto genovese.
Perfino il mare a Marsiglia presenta una frequenza di congelamento più elevata, grazie al fatto che le irruzioni fredde penetrano velocemente dalla Valle del Rodano.
Comunque, il primo evento di cui si ha notizia risale al Natale del 1493.
Anche se altri inverni del Quattrocento furono rigidissimi (quali quelli storici del 1408 e del 1423), non si hanno notizie di altri eventi di congelamento genovesi.
E’ da ricordare che non era ancora in vigore il Calendario Gregoriano, bensì quello Giuliano, in cui i giorni erano lievemente “sfasati” rispetto all’attuale calendario, per cui un 25 Dicembre 1493 corrisponderebbe in realtà al 05 Gennaio 1494 circa.
Un lungo salto in avanti di due secoli, e si passa all’inverno 1683-84, il più rigido di sempre in Inghilterra, ma che fu rigidissimo anche in Italia, con ben 70 giorni di gelo e di neve.
In quell’occasione, banchi di ghiaccio apparvero sull’Adriatico, e sembra che sia gelato, per la seconda volta, il porto genovese!
Si passa poi, pochi decenni dopo, al celebre inverno del 1709, quando gelarono il porto di Genova, quello di Livorno, ed anche in parte alcuni tratti del Mar Ligure lungo le coste.
Poi, occorre fare un salto di un Secolo, fino ad arrivare al celebre Febbraio del 1803, famoso per i suoi 9 giorni di neve a Roma, ma anche per il gelo del porto di Livorno, in Toscana, della Laguna Veneta, ed anche del porto di Genova!
Quella risulterebbe essere l’ultima occasione in cui il porto si è congelato completamente.
Come si vede, la frequenza di tale evento è secolare, o addirittura bisecolare, ma può darsi che altri eventi poco noti siano stati trascurati dalla letteratura dell’epoca.