L’elemento saliente a breve termine.
Persiste la fase mite, la vasta area ciclonica iberico-marocchina, in fase di isolamento sul nord Africa, seguiterà ad interessare le nostre regioni, portando precipitazioni anche sui settori centro meridionali dello stivale.
L’elemento saliente a medio termine.
L’avvio settimanale sarà segnato dall’espansione dell’alta pressione delle Azzorre in direzione delle nostre regioni. Ad est avremo una possente irruzione di aria fredda artico-marittima, che soltanto marginalmente lambirà le nostre regioni orientali. Ebbene, è importante rimarcare come i modelli abbiano spostato gradualmente l’irruzione verso oriente, causa la presenza ciclonica polare in sede canadese la cui forza sarà tale di inibire la risalita meridiana dell’alta delle Azzorre. Un elemento di incertezza che analizzammo nei precedenti editoriali, sul quale nutrimmo dei dubbi ma che invece avrà modo di concretizzarsi e modificare la tendenza tracciata.
L’elemento saliente a lungo termine.
Sul lungo non è certo possibile tracciare una tendenza univoca. L’appuntamento col freddo potrebbe risultare rimandato ad inizio dicembre, visto il lago freddo che va creandosi sui settori orientali dell’Europa.
Il trend a lungo termine:
Dalla media delle osservazioni effettuate non si potrebbe di certo escludere un ingresso freddo orientale ad inizio mese, ma non possiamo nemmeno trascurare la possibile permanenza anticiclonica azzorriana almeno fino alla conclusione della prima settimana dicembrina.
Elementi di incertezza:
Il concetto di incertezza è sempre legato alla presenza dell’alta pressione oceanica. L’invadenza mediterranea potrebbe risolversi ad inizio dicembre, con nuova tendenza meridiana verso nord.
Molto dipenderà dalla forza del vortice polare, ramo canadese, che con la sua forza ciclonica potrebbe inibire tale spinta. Tuttavia potrebbe persino concretizzarsi una espansione ciclonica in sede iberica, con nuova fase depressionaria e piovosa sui settori occidentali del nostro paese.
Fattori di normalità climatica:
L’osservazione odierna indica una tendenza termica votata alla normalità, il che potrebbe ricondursi alla presenza di un campo anticiclonico oceanico con inversioni termiche soprattutto al nord.
Per quel che concerne le precipitazioni possiamo ritenere probabile l’estensione, in prima fase, delle stesse alle regioni centro meridionali, causa la permanenza ciclonica tra nord Africa e settori meridionali del Mediterraneo.
Focus: evoluzione sino al 06 dicembre 2007
La prima fase previsionale è quella che ci condurrà all’interno della nuova settimana. Un periodo nel quale avremo precipitazioni che dal nord andranno estendendosi verso il centro sud. L’espansione successiva dell’alta pressione delle Azzorre verso il Mediterraneo potrebbe relegare le piogge alle isole maggiori e parte del sud.
La prima settimana dell’inverno meteo potrebbe riservare delle sorprese. La permanenza fredda su Europa orientale potrebbe avere influenza fin verso le nostre regioni, qualora l’incidenza polare canadese si rivelasse minore e l’alta delle Azzorre potesse così avere la possibilità di estendersi verso Nord. Dando però credito alla media delle osservazioni, si evince una propensione ad affondi nord atlantici, meno freddi, su Europa occidentale, con nuove precipitazioni autunnali verso l’Italia.
Evoluzione sino al 11 dicembre 2007
Risulta evidente che la tendenza a lungo termine dipenderà imprescindibilmente da quanto descritto pocanzi. Potrebbero aversi precipitazioni ad opera di estensioni cicloniche nord atlantiche, ma non accantoniamo la possibilità che il freddo possa presentarsi, intenso, dai quadranti orientali. Spesso, l’ipotesi meno battuta si rivela la più probabile. Vedremo se anche stavolta sarà così.
In conclusione.
Al lettore potrebbe apparire un futuro avvolto da estrema incertezza, forse è cosi. Ma vogliamo rimarcare movimenti barici, a livello dell’alta atmosfera, tipici della maturità invernale. Configurazioni che probabilmente i modelli leggono con difficoltà e non è da escludere pertanto che ad inizio mese possano esserci sorprese dal punto di vista del freddo