L’irruzione Artica sta leggermente arretrando e nel contempo si è spostata un po’ più ad est. Parte dell’aria fredda sta fluendo nel Mediterraneo e causa la diminuzione delle temperature al Centro Sud. La flessione risulterà marcata soprattutto in Toscana, Lazio, Umbria, Marche, Abruzzo e Sardegna. Fin da ieri è ricomparsa la neve sui rilievi appenninici attorno ai 1000 m o localmente al di sotto. Nelle prossime ore, considerando che la giornata sarà instabile e che di sera si affaccerà un altro peggioramento da ovest, la quota potrebbe calare ulteriormente ed attestarsi sui 500 m in Toscana, sui 700/800 m tra Marche, Umbria, Sardegna e Lazio, un po’ al di sopra in Molise, Campania e Basilicata.
Si legge tra le righe che le condizioni torneranno a peggiorare. La causa è dettata dal transito di diversi impulsi instabili, mossi da un’ampia figura di Bassa Pressione a sua volta alimentata dall’irruzione Artica. E’ bene sottolineare che gran parte dell’Europa è attanagliata dalla morsa del gelo e della neve. Ieri varie Capitali europee sono state colpite da pesanti nevicate, accompagnate da valori termici abbondantemente al di sotto dello zero. E’ successo ad Amsterdam, a Bruxelles, su Berlino, Parigi ed anche Londra.
Il clima è gelido in Scandinavia e ovviamente in Russia. Ma le bassissime temperature si sono spinte sin sul Regno Unito, un Paese che solitamente non è così avvezzo alle ondate di gelo. Sembra d’essere tornati nell’Inverno scorso, invece siamo appena agli inizi di Dicembre e c’è ancora tutta la stagione dinanzi.
Nei prossimi giorni registreremo un temporaneo addolcimento climatico e sarà merito della risalita d’aria molto mite dall’Africa. Scenari destinati a mutare in maniera sostanziale e le temperature si porteranno su valori ben oltre la norma stagionale. Se ci fossimo disabituati agli eccessi termici, beh, eccoci accontentati. Sembrerà, su alcune regioni, di essere in Primavera. O agli inizi dell’Autunno. Però attenzione, è bene non illudersi, sembra prepararsi un’altra irruzione gelida e stavolta potrebbe interessarci più direttamente.
Ma torniamo ad oggi. Al momento sono in atto delle precipitazioni sparse al Nordest, in Lombardia, sul Levante Ligure e nelle regioni del versante tirrenico. La neve ha abbandonato la Val Padana, ma cade a bassa quota e in genere fin dai 300 m. Verso sera, quando tra Liguria ed Emilia Romagna arriveranno altre nubi, la quota potrebbe abbassarsi e non è da escludere che sul Piacentino possa manifestarsi l’ennesima ma stavolta debole, fioccata.
Frattanto segnaliamo qualche pioggia anche sul Gargano, che nelle prossime ore è destinata a cessare e dar spazio ad un significativo miglioramento. Continueranno a soffiare correnti occidentali e in attesa che si dispongano dai quadranti settentrionali, coadiuveranno prevalenti schiarite lungo le coste del medio basso Adriatico e in seguito delle aree ioniche.
Sul Tirreno, invece, attendiamo l’avvento di un’altra massa d’aria instabile di origine Polare. Causerà un peggioramento a cominciare dalla Sardegna e progressivamente, verso sera, si dirigerà nuovamente su Toscana e Lazio. Precipitazioni che durante la notte si propagheranno verso est e si tramuteranno in neve alle quote indicate in apertura di editoriale.