FREDDO DI META’ MAGGIO – Nella scorsa settimana due distinte intrusioni d’aria artica si sono gelate sul cuore centrale dell’Europa, affondando il tiro fin sul Mediterraneo. Si è così avuto un pesante capovolgimento di fronte rispetto alla prima parte di maggio, che era stato dominato da temperature ben più gradevoli. Nel dettaglio, le temperature maggiormente al di sotto della norma (mediamente fino a 4-5 gradi), secondo i dati preliminari NOAA, si sono registrate sulle aree carpatico-danubiane, parte dei Balcani e parte dei versanti adriatici dell’Italia. Rispetto a questo trend più freddo hanno fatto eccezione la Penisola Iberica, ove il caldo è stato persino notevole su aree meridionali di Spagna e Portogallo e le estreme aree orientali europee oltre alla Russia.
PIOVOSITA’ VIVACE SUI BALCANI – Laddove si è maggiormente inserita la saccatura artica in penetrazione meridiana, si sono creati i contrasti tali da indurre notevole instabilità e precipitazioni degne di nota. A fronte di un contesto europeo che non ha visto eccessi piovosi particolari, le regioni balcaniche sono invece state interessate da precipitazioni abbastanza significative, con punte locali anche superiori ai 100 mm, nell’intero periodo settimanale, tra Serbia, Bulgaria e Romania. Per quel che riguarda l’Italia, precipitazioni più importanti hanno coinvolto Triveneto e zone alpine, dove ricordiamo la neve è caduta a quote davvero basse per questo periodo tardo-primaverile.