L’elemento saliente a breve termine.
In queste ore sta transitando una perturbazione atlantica che causerà condizioni di maltempo sino a domani. Nel contempo sembra certa la formazione di un blocco anticiclonico in Atlantico che dovrebbe puntare in direzione delle Isole Britanniche.
L’elemento saliente a medio termine.
La rotazione dell’asse anticiclonico verso nordest dovrebbe causare lo scivolamento di un nucleo gelido dalla Russia Europea verso le aree centro orientali del Continente. Masse d’aria fredda fluiranno sull’Italia sin dal venerdì, in accentuazione probabilmente in avvio di settimana. Il clima diverrà invernale e potrebbe avvenire l’ingresso della struttura ciclonica nel Mediterraneo, con conseguente peggioramento del tempo che andrebbe a generare nevicate a bassissima quota.
L’elemento saliente a lungo termine.
L’invecchiamento del blocco anticiclonico, identificabile attorno a metà mese, dovrebbe favorire la riapertura della porta atlantica.
Il trend a lungo termine:
Correnti più miti oceaniche andrebbe così a guadagnare terreno sull’Europa occidentale e quindi nel Mediterraneo, determinando un cambio circolatorio consistente.
Elementi di incertezza:
Chi ci segue giornalmente saprà già che gli elementi di maggiore incertezza sono dettati dall’esatta ubicazione del nucleo d’aria gelida. Se sino a ieri sembrava potesse interessare più marginalmente le nostre regioni, gli aggiornamenti modellistici odierni ci mostrano un coinvolgimento maggiore. Tuttavia è bene rammentare che quando si ha a che fare con struttura cicloniche in movimento retrogrado, è bene non dare nulla per scontato. Nulla toglie che nelle prossime 48 ore si possano manifestare altri cambiamenti.
Fattori di normalità climatica:
I diversi diagrammi termici peninsulari mostrano una persistenza del freddo sino a metà Marzo, con valori di temperature che permarrebbero al di sotto della norma un po’ ovunque. Per un rialzo, in direzione della norma stagionale, occorrerà attendere la seconda parte del mese.
E’ interessante notare che durante l’irruzione fredda vi sarà un’accentuazione delle precipitazioni su varie regioni. Non escludiamo pertanto che vi possano essere delle nevicate sino a bassa quota in zone che quest’anno di neve ne hanno vista davvero poca. Fenomeni che paiono destinati a persistere anche dopo metà mese, addirittura potrebbero nuovamente intensificarsi. A conferma del cambio circolatorio descritto in sede evolutiva.
Focus: evoluzione sino al 16 marzo 2010
Il tempo sarà cattivo anche nella giornata di domani, poi inizierà a fluire aria piuttosto fredda da est che coinvolgerà inizialmente il Nord e i versanti adriatici con delle nevicate sino a bassa quota. A seguire le masse d’aria fredda dovrebbero propagarsi anche al resto della Penisola e all’inizio della prossima settimana si potrebbe acuire l’instabilità che andrebbe a generare ulteriori precipitazioni. Anche in questo caso nevose sino a bassa quota.
Freddo che dovrebbe tenerci compagnia sino a metà mese e a conclusione dello step previsionale potrebbe iniziare quel processo di risalita termica dettato dal ritorno delle correnti più miti provenienti dall’Atlantico.
Evoluzione sino al 21 marzo 2010
La seconda parte di Marzo vedrebbe quindi il ritorno delle perturbazioni oceaniche e quindi condizioni atmosferiche di marcata dinamicità. In un quadro climatico più consono al periodo.
In conclusione.
All’inizio della Primavera è bene non riporre gli abiti pesanti, Marzo, che ricordiamolo è definito pazzerello, ci lascerà in dote un consistente colpo di coda invernale.