Alberi e arbusti rappresentano il 32% della superficie terrestre. Le piante, è risaputo, utilizzano anidride carbonica e la luce solare per il processo di fotosintesi e quindi per accrescersi. Poiché l’anidride carbonica che produciamo è sempre di più, i ricercatori hanno notato come il ritmo d’accrescimento della vegetazione è in costante aumento. Numerosi studi hanno dimostrato che a fronte di 10 milioni di tonnellate di anidride carbonica che produciamo annualmente, la metà è immagazzinato nelle piante.
Quanto scritto sarebbe perfettamente visibile nei dati satellitari degli ultimi anni. Gli studiosi della NASA hanno analizzato le informazioni ottenute dai sensori MODIS e AVHRR e hanno creato modelli matematici e simulazioni computerizzate al fine di isolare le variabili (come anidride carbonica, azoto, la temperatura della superficie della terra, pioggia, sole, ecc) e verificare come ognuna di esse influenza il rimboschimento.
Si è scoperto che la crescente concentrazione di CO2 favorisce l’inverdimento del nostro pianeta. “Il secondo più importante elemento è l’azoto e rappresenta il 9 per cento del totale, mentre la CO2 ben il 70%”, ha dichiarato il Dr. Ranga Myneni della Boston University.