Il team è giunto a questa conclusione dopo aver analizzato set di dati invernali rilevati nel periodo 1958-2014 e dopo aver effettuato numerose simulazioni al computer. “Il riscaldamento che avviene sul Nord Atlantico grazie alla Corrente del Golfo potrebbe potenzialmente raffreddare l’Europa occidentale”, ha dichiarato G.W.K. Moore del Dipartimento di Fisica e Chimica presso l’Università di Mississauga.
Lo spessore dell’acqua varia in funzione della temperatura ed è ciò che accade alla Corrente del Golfo. Corrente che trasporta l’acqua calda dal Centro America verso l’Europa occidentale, dove avviene il cedimento del calore in essa contenuto verso l’atmosfera. Dopodiché l’acqua sprofonda verso gli abissi raffreddandosi nuovamente e tornando verso le regioni tropicali. Qui guadagna nuovamente calore e il ciclo termina. Questo fenomeno è noto come la circolazione termoalina dell’Atlantico.
I ricercatori, nel presente studio, spiegano come che i crescenti apporti d’acqua fredda da Groenlandia e Islanda stiano influenzando la Corrente del Golfo. Si starebbe osservando un indebolimento, con conseguente perdita di calore rispetto al passato. Gli studiosi sottolineano come il flusso d’acqua fredda incida su un rapido sprofondamento della Corrente, che in tal modo non sarebbe più in grado di raggiungere le coste occidentali europee. Un fenomeno che gli esperti ritengono preoccupante perché potrebbe modificare la circolazione generale nel Nord Atlantico.
Negli ultimi anni si è assistito a una riduzione delle superfici di scambio termico di circa il 20%. “Secondo il nostro studio l’indebolimento della Corrente avrà forti ripercussioni su tutta la circolazione termoalina dell’Atlantico e di conseguenza sul clima d’Europa”, ha dichiarato Moore.