Abbiamo già scritto dell’Estonia, la più settentrionale e la più marittima (con il Baltico a ovest e il Golfo di Finlandia a nord) delle Repubbliche Baltiche, ora rivolgiamo la nostra attenzione alle altre due, la Lettonia e la più meridionale Lituania, bagnate dal mare, il Baltico, solo a occidente, comprese tra 54° e 58°N ed aventi ciascuna una superficie di circa 65.000 kmq.
L’effetto mitigatore del mare si attenua moltissimo nella parte più interna del Golfo di Riga, profonda rientranza che caratterizza la costa della Lettonia, per cui distinguiamo i seguenti due ambiti climatici:
1) clima temperato fresco della foresta sub-oceanico sulla costa baltica
2) clima temperato fresco della foresta sub-continentale nell’interno e anche sulla costa, nella parte interna del Golfo di Riga
Le precipitazioni sono ovunque comprese tra 500 e 800 mm/anno, più estive che invernali. Più che il numero dei giorni di pioggia in estate è l’entità dei fenomeni a essere più significativa, visto che non sono rari i temporali quando perturbazioni trasportano aria più fresca, scalzando verso l’alto bruscamente l’aria calda precedentemente portata sui paesi da espansioni anticicloniche. A provocare temporali tardo-pomeridiani anche intensi può essere anche semplicemente un’infiltrazione di aria fresca, non associata a un vero e proprio sistema frontale. Il fatto che le piogge estive siano più abbondanti nell’interno (70-90 mm in luglio) che sulla costa (60-70 mm nello stesso mese) è appunto da associare alla maggiore probabilità di innesco di temporali termo-convettivi (mai orografici, visto che stiamo parlando di nazioni dal territorio pianeggiante) laddove le temperature pomeridiane raggiungono valori più elevati.
Nella prima parte dell’autunno le piogge calano drasticamente nell’interno, mentre restano praticamente invariate rispetto all’estate sulla costa, a causa dell’inerzia termica del mare. Il periodo tra la fine di ottobre e la metà di novembre è poi in genere quello in cui le prime irruzioni di aria fredda introducono condizioni invernali sul paese, le temperature si abbassano drasticamente e le occasioni per precipitazioni intense si fanno sempre più rare.
L’inverno baltico è caratterizzato dal frequente transito di perturbazioni, ma le basse temperature fanno sì che, anche se il cielo è spesso nuvoloso, le precipitazioni siano diffuse ma quasi sempre modeste, quindi deboli piogge o pioviggini o, nei mesi più freddi, leggere nevicate. Gli accumuli sono intorno ai 30-35 mm sia in gennaio che in febbraio (si arriva a 40-45 mm sulla costa). La neve raramente raggiunge grandi altezze, pur essendo il tipo di precipitazione prevalente da dicembre a metà marzo (ma non è rara neppure a fine novembre e fino ai primi di aprile). I fronti caldi associati alle depressioni spesso scorrono su cuscini freddi molto tenaci (favoriti anche dall’effetto albedo) e in queste occasioni non sono rari fenomeni di gelicidio, con caduta di pioggia che gela anche con temperature al suolo di diversi gradi sottozero. Al contrario quando transitano i fronti freddi, soprattutto in primavera, con le temperature che in quota crollano ma l’aria fredda che ancora non si è riversata al suolo, può cadere la neve anche con temperature ampiamente positive, soprattutto in presenza di fenomeni intensi.
In gennaio l’isoterma di -5°C al livello del mare passa per la linea che collega Riga a Kaunas, mentre sulla costa baltica il clima è più mite e nella parte più meridionale della stessa la media del mese è -2°C. I valori più bassi sono raggiunti al seguito di intense avvezioni fredde artiche o russo-siberiane, quando la circolazione si calma e la combinazione cielo sereno + calma di vento + albedo porta i valori minimi notturni anche sotto i -20°C. In luglio i 17°C della costa baltica diventano 18°C sul Golfo di Riga e nell’entroterra. Massime di 30-32°C nelle giornate soleggiate non sono affatto insolite, almeno nell’interno.
Sulla costa lettone, Liepaja (56,5°N) ha le seguenti medie termiche espresse in gradi centigradi: gennaio -2,5°/-5,1°/-0,5°, aprile 4,7°/1,5°/8,0°, luglio 17,0°/13,6°/20,2°, ottobre 8,2°/5,7°/11,0°, anno 6,9°/3,8°/9,7°. Precipitazioni: 627 mm/anno, con massimo tardoestivo/autunnale (agosto 76 mm, settembre 71, ottobre 72) e minimo tardoinvernale (gennaio 44 mm, febbraio 32, marzo 30).
Riga (57°N), capitale della Lettonia, sulle rive del golfo omonimo (mare interno spesso gelato in inverno), ha già una maggiore escursione stagionale: gennaio -4,9°C, aprile 4,8°C, luglio 17,5°C, ottobre 6,7°C, anno 6,0°C. Le precipitazioni raggiungono i 568 mm/anno, molto scarse in inverno (gennaio 32 mm, febbraio 24, marzo 26), abbondanti in estate (luglio 72 mm, agosto 68), appena discrete in autunno e primavera (ottobre 54 mm, maggio 42).
La lituana Kaunas (54,9°N, nell’entroterra del paese), è ancora più continentale, e ce lo dicono le maggiori escursioni giornaliera e stagionale: gennaio -5,3°C/-7,9°C/-2,7°C, aprile 6,2°C/1,8°C/10,5°C, luglio 17,7°C/12,7°C/22,6°C, ottobre 7,3°C/4,0°C/10,5°C, anno 6,5°C/2,7°C/10,2°C. Precipitazioni pari a 636 mm/anno, con regime simile a Riga: minimo invernale (gennaio 34 mm, febbraio 31, marzo 32), massimo estivo (luglio 85 mm, agosto 87), piovosità intermedia in autunno e primavera (ottobre 49 mm, maggio 56).
Nella seconda parte https://www.meteogiornale.it/notizia/162-1-il-clima-di-lituania-e-lettonia-seconda-parte andremo a scoprire le cose più interessanti da vedere nelle due repubbliche.