L’Olanda, o meglio il Regno dei Paesi Bassi, è uno dei paesi più piatti d’Europa, con un’altitudine massima di 321 metri nelle colline del Limburgo meridionale, piccola enclave tra Belgio e Germania, unica zona collinosa del paese, per il resto pianeggiante e con molti territori strappati al mare, rispetto al quale si trovano più in basso, con lotte secolari e spesso gravi perdite umane. I 40.000 kmq complessivi, di cui il 27% sono sotto il livello del mare, sono abitati da oltre 14 milioni di persone. La latitudine è compresa tra 51° e 53°N.
Seguendo la costa sul Mare del Nord risalendo da SW a NE si incontra dapprima la regione del Delta, dove confondono le loro foci Schelda, Reno e Mosa, poi l’Olanda vera e propria dove sorgono i centri principali (Rotterdam, L’Aja, Amsterdam), quindi il bacino dell’Ijsselmeer, l’antico Zuiderzee (zee = mare; meer = lago), separato dal Waddenzee (a sua volta separato dal Mare del Nord dalle Isole Frisoni) dalla poderosa Afsluitdijk, terminata nel 1932, quindi la regione della Frisia.
Il clima è temperato marittimo con precipitazioni distribuite in tutti i mesi dell’anno, più abbondanti (ma non più frequenti) in estate e soprattutto autunno, mentre i minimi sono in primavera. La media delle precipitazioni è compresa in tutto il paese tra 700 e 820 mm/anno. In media solo 20 giorni l’anno, di cui 13-14 in estate/autunno, si verificano precipitazioni superiori ai 10 mm. La neve cade abbastanza spesso (fino a 30 volte all’anno) ma raramente copiosa, e spesso viene sostituita dalla pioggia man mano che le correnti miti atlantiche scalzano l’aria fredda pre-esistente, impedendo accumuli significativi al suolo.
Le temperature medie di gennaio (in °C, come tutte le altre) sono comprese tra 2° e 4°, quelle di luglio fra 16° e 18°, con medie annue tra 9° e 10°.
Solo nelle regioni più lontane dal mare le medie invernali delle minime scendono di poco sotto lo zero, quindi è sempre più raro avere in inverno i canali ghiacciati come ce li hanno dipinti i pittori fiamminghi durante la Piccola Era Glaciale. Molto rare le ondate di freddo intenso con minime sotto i -10°, raggiunti statisticamente mai a Visslingen (sulla costa, alla foce della Schelda), 2 volte l’anno ad Amsterdam e 5 a Groningen.
La media delle massime estive sfiora i 22° sulla costa e nel nord e si avvicina ai 23° nel sud. In particolare il sud Limburgo mostra attenuati i caratteri di marittimità del clima, con escursioni maggiori, soprattutto quella stagionale. I 30° di massima non si raggiungono quasi mai sulla costa, mediamente 2 volte l’anno a Rotterdam e Amsterdam, 5 volte l’anno a Maastricht. All’opposto i giorni di gelo, con massime negative, vanno dai 6 di Visslingen ai 12 di Groningen, passando per gli 8 di Amsterdam e i 10 di Maastricht.
Elemento frequente del clima olandese è il vento, da sempre infatti sfruttato, ieri per i mulini oggi per i generatori di energia eolica. I venti prevalenti sono da sudovest in autunno/inverno, da ovest e nord-ovest da aprile ad agosto. Sulla costa i 6 gradi Beaufort sono superati fino a 111 giorni/anno (nella solita Vlissingen), di cui 68 in autunno/inverno, e ben 47 sono i giorni in cui si supera i 7 gradi (33 in autunno/inverno). A Rotterdam questi eventi avvengono rispettivamente 59 e 14 giorni/anno (di cui rispettivamente 38 e 11 in autunno/inverno) e a Maastricht, nel sud-Limburgo, solo 34 e 6 giorni.
Quando non tira il vento sono invece frequenti nebbie e foschie, favorite dall’abbondanza di acque. In inverno, in situazione anticiclonica, le giornate grigie per nebbia o nubi basse sono numerose e si hanno pochissime ore di sole, addirittura in dicembre solo 39 a Groninga, che diventano 43 a Rotterdam e 45 nella costiera Vlissingen.
Nella seconda parte esamineremo in dettaglio le caratteristiche climatiche di numerose località olandesi.