Cominciamo da Creta l’analisi di alcune località greche. Iraklion e la più occidentale Souda ricevono rispettivamente 490 e 580 mm/anno. A Iraklion è più piovoso gennaio (94 mm) seguito da dicembre (89) poi novembre e febbraio, entrambi con 67 mm. A Souda gennaio (124 mm) supera febbraio (106) e la coppia novembre-dicembre (95). Entrambe hanno piogge quasi assenti da giugno ad agosto (1-3 mm/mese), ma molto scarse anche in maggio e settembre (15 mm). I valori termici, espressi come tutti in gradi centigradi, di Iraklion (Souda tra parentesi) sono: gennaio 12,1° (10,9°), aprile 16,5° (15,7°), luglio 25,9° (25,8°), ottobre 19,9°(19,1°), anno 18,7° (18,0°). Oltre alla mitezza generale risalta la ridotta escursione stagionale, specie a Iraklion.
Sul fondo di uno dei golfi del Peloponneso meridionale Kalamata ha questi valori termici: gennaio 10,5°, aprile 15,5°, luglio e agosto 26,5°, ottobre 19,0° (anno 17,9°). Le precipitazioni sono di 811 mm/anno, con picco in dicembre e novembre (148 e 143 mm), ma oltre 100 mm anche in ottobre e gennaio. Sotto i 10 mm i mesi da giugno ad agosto, ma già circa 30 in maggio e settembre.
Corfù (Kerkira nel toponimo locale) e Zante sono due isole delle Ionie, indicative del clima del versante ionico, il più piovoso del paese. A Corfù si raggiungono i 1166 mm/anno, di cui 1023 da settembre a marzo (tutti oltre i 90 mm), con massimo in novembre e dicembre (195). Asciutti i mesi da giugno ad agosto (39 mm in tutto), già maggio vede cadere 43 mm. A Zante, quasi 2° più a sud, cadono 968 mm/anno (dicembre 195, gennaio 159, novembre 158); a settembre cade il 40% della pioggia di Corfù (35 mm contro 92), indicativo delle latitudini più settentrionali toccate dai fronti in questo mese di tarda estate. Anche qui asciutti i tre mesi estivi (22 mm in tutto, solo 4 in luglio) e poca pioggia in maggio (21 mm). Le temperature di Corfù (Zante fra parentesi): gennaio 9,7° (11,6°), aprile 15,1° (15,7°), luglio 26,4° (26,6°), ottobre 18,6° (19,8°), anno 17,6° (18,6°).
La quasi marittima capitale Atene e la più interna Larissa ci indicano il clima dell’Attica e della Tessaglia, entrambe zone orientali della penisola, poco piovose. Abbiamo ad Atene 371 mm/anno, con massimo in dicembre 61 (poi novembre e ottobre con 55 e 53), e a Larissa 446 mm/anno, con massimo in novembre (60), poi ottobre con 58 e dicembre con 53. La siccità estiva, molto evidente ad Atene (30 mm fra giugno e settembre, 5 in luglio), è meno netta a Larissa, ogni tanto sfiorata da qualche temporale proveniente dai vicini monti (60 mm da giugno ad agosto, con minimo di 15 in agosto). Le temperature sono ad Atene (Larissa fra parentesi): gennaio 10,2 (5,2°), aprile 16,1° (13,9°), luglio 27,9° (27,1°), ottobre 19,3° (16,1°), anno 18,5° (15,7°).
Da notare la forte escursione stagionale di Larissa, il cui freddo invernale è da imputare soprattutto ai valori minimi, piuttosto bassi (frequenti gelate) in una località pianeggiante abbastanza distante dal mare. Nel freddo dicembre 2001, in cui anche Atene ha toccato una minima di -2°, Larissa è arrivata a un clamoroso -20,4° (con la media mensile complessiva “nordica” di 0,1°). Il record di freddo di Atene, dopo la grande nevicata del febbraio 2004, è di -6°C. Le massime estive, sia ad Atene che a Larissa, si mantengono normalmente intorno a 31°/33°, con punte non rare fino a 39°/40° in occasione di promontori anticiclonici africani.
Salonicco, a 40,5°N, ha medie di 5,3° in gennaio, 14,1° in aprile, 26,4° in luglio, 16,1° in ottobre (15,6° la media annua). Escursione stagionale notevole quindi, malgrado la vicinanza al mare. Le precipitazioni ammontano a soli 459 mm/anno, con siccità estiva poco accentuata (74 mm da giugno ad agosto, 20 nel mese più secco, appunto agosto) e massimi in autunno e inizio inverno (novembre 59 mm, dicembre 51). In inverno la città è spesso battuta dal freddo vardar, vento da W/NW che si incanala lungo la valle del fiume omonimo trasportando il freddo che viene dall’entroterra balcanico, quando la situazione barica è favorevole (depressione sull’Egeo).
A pari latitudine di Salonicco, ma più a ovest, a oltre 600 metri di quota, Kastoria sorge su un lago e nelle vicinanze ospita impianti per gli sport invernali. Questi i valori medi: gennaio 2,6°, aprile 10,9°, luglio 21,7°, ottobre 12,8°, anno 11,9°. Questa stazione, che ha toccato i -21° nel dicembre 2001, si trova in quell’area del paese citata nella prima parte, verso i confini con Macedonia e Albania, caratterizzata da clima più freddo.
Analizziamo ora il clima delle isole Egee. Limnos è una delle più settentrionali, trovandosi quasi sul 40° parallelo. Le temperature medie sono: gennaio 8,8°, aprile 14,4°, luglio 25,8° (agosto 26°), ottobre 17,6°, anno 16,8°. Evidente, e ovvia, rispetto alla comunque costiera Salonicco, la maggiore marittimità, con ridotta escursione stagionale. Le piogge ammontano a 507 mm/anno, con massimo in gennaio (100 mm), seguito da dicembre e novembre (92 e 61 mm). Estate asciutta con rari acquazzoni (33 mm fra giugno e agosto, solo 8 in luglio).
Più a sud, una delle Sporadi più vicine alla costa turca è Samo. Le temperature sono più alte: gennaio 11°, aprile 15,9°, luglio 25,9° (agosto 26°), ottobre 19,4°, anno 18,4°. Rispetto al nord dell’Egeo non cambiano le temperature estive, mentre si alzano parecchio quelle invernali, che al nord risentono dei frequenti venti freddi da NE. Precipitazioni pari a 872 mm/anno, con forti accumuli in tardo autunno e inverno (gennaio 204 mm, dicembre 195, 743 da novembre a marzo, tutti oltre i 100) e siccità estiva pressochè totale (1,3 mm da giugno ad agosto). Naxos, nelle Cicladi, al centro dell’Egeo, porta all’estremo le caratteristiche marittime del clima, con solo 12,2° di differenza fra gennaio (12,1°) e luglio (24,3°).
Ovviamente la Grecia è apprezzatissima dagli amanti del mare, e non solo in piena estate. Le condizioni climatiche sono favorevoli alla balneazione da maggio, nelle isole più meridionali già in aprile, fino a tutto ottobre. Nel mio soggiorno, in quel caso per lavoro, a Creta nel dicembre 1988 ricordo che, prima che il tempo si guastasse come ho raccontato nella prima parte, si cenava volentieri ancora all’aperto nei ristorantini presso i porti di Sitia e Hania, mangiando ottimo pesce a prezzi per noi bassissimi (almeno allora). Le coste molto frastagliate e l’abbondanza di isole fanno sì che i chilometri di coste fruibili siano tantissimi e vari, trovandosi sia lunghe spiagge sia coste più rocciose. Molte isole significa molti porticcioli e questo, unitamente alla ventilazione in genere presente anche nelle calde giornate estive, è un buon viatico per rendere interessante il paese anche agli appassionati di vela.
Altra carta vincente del turismo greco è naturalmente l’archeologia. Il paese è punteggiato di notevoli resti dell’antica civiltà, che dominava tutto il Mediterraneo prima dell’epopea romana. Si comincia da Atene, metropoli caotica e inquinata, dominata dall’Acropoli con il superbo Partenone, e si prosegue con Delphi, Micene, Olympia, Cnosso, Thira (sull’isola di Cantorini, dove le case bianche si affollano sull’orlo dell’antico cratere, dilaniato da una grande esplosione in antichità), per citare i siti più importanti.
Altra attrattiva particolare del paese sono, in Tessaglia, le Meteore (meteoros = che sta in alto nell’aria, ma questa volta non riferito alle precipitazioni), monasteri appollaiati in cima a rupi vertiginosi, cui una volta si accedeva arrampicandosi su scale di corda o facendosi issare, dentro una rete, con l’aiuto di argani, mentre oggi vi si sale con normali, seppur ripide, scalinate.
Per gli amanti della montagna, l’Olimpo, il grande monte (m 2917) dove gli antichi greci avevano collocato la dimora degli dei, sfondo inevitabile dei paesaggi della Tessaglia e di gran parte della Macedonia, presenta una grande varietà di percorsi e di paesaggi, dalla macchia mediterranea alle foreste di faggi, ai pascoli alpini, per giungere infine alle rocce sommitali. La cima può essere raggiunta senza alcuna difficoltà nella bella stagione, quando la vetta si libera dalla neve, a parte l’eventuale calura, per quanto mitigata dall’altezza.
Per entrare in Grecia è sufficiente la carta d’identità. Il paese fa parte della UE e ha adottato l’euro; con il modulo E111 ci si garantisce per l’eventuale utilizzo gratuito dei servizi sanitari.
Rete stradale non eccezionale; non ci sono autostrade, ma parecchie superstrade, ma è soprattutto la viabilità minore a creare qualche problema per le strade spesso strette, tortuose e sconnesse e la segnaletica talvolta solo in lingua locale, che com’è noto, utilizza un alfabeto differente dal nostro. Molto caotico il traffico di Atene.
Informazioni su Internet a partire da www.gnto.gr, sito ufficiale dell’ente del turismo ellenico, in inglese; il sito della filiale italiana è invece www.ente-turismoellenico.com.