Sono i monsoni, quello estivo di SW e quello invernale di NE, a caratterizzare la stagionalità del clima cambogiano, dove si alternano una stagione piovosa da metà aprile a metà novembre circa (nel sud, mentre nel nord le grandi piogge iniziano 10-15 giorni dopo e terminano 10-15 giorni prima) e da una stagione asciutta da dicembre a metà marzo. La seconda metà di novembre e il periodo fine marzo/inizio aprile sono brevi periodi intermonsonici di tempo variabile.
L’origine dei monsoni, come abbiamo già visto più volte, è da ricercare rispettivamente nella bassa termica che si forma per il riscaldamento tardo-primaverile ed estivo delle grandi distese continentali asiatiche per il monsone estivo e nel forte raffreddamento tardo-autunnale e invernale, con formazione di una vasta alta termica, della Siberia e delle steppe mongole per il monsone invernale.
In Cambogia non vi sono grandi rilievi; il paese è per lo più semipianeggiante e i monti più significativi sono i Cardamoni, nel SW, che superano di poco i 1000 metri. Non si hanno così significativi effetti “stau” ad esaltare le precipitazioni sulle aree sopravvento ai venti umidi, salvo appunto in una ristretta area alle pendici dei Cardamoni. Le precipitazioni, per lo più sotto forma di intensi rovesci temporaleschi, soprattutto pomeridiani, sono su buona parte del paese comprese tra 1000 e 2000 mm/anno, avvicinandosi maggiormente ai 2000 (e localmente superandoli) appunto alle pendici meridionali dei Cardamoni, ma anche su tutta la costa (che è la prima a ” prendere” i temporali marittimi, che poi proseguono spesso indeboliti nell’entroterra) e nella parte orientale, che è si pianeggiante, ma ormai prossima ai rilievi laotiani e vietnamiti oltre il confine.
In gennaio, al culmine del periodo secco, cadono quasi ovunque meno di 10 mm, mentre nel sud, in vicinanza della costa, quindi della fonte d’umidità data dal mare, anche in questo periodo cadono 10-30 mm di pioggia. In aprile già si superano i 100 mm sulla costa, siamo fra 50 e 100 mm sotto il 12°N e nell’est, ancora sotto i 50 mm nel nord. In luglio ovunque si superano i 100 mm, anzi si va ben oltre i 200 nelle zone più umide, quelle citate nel capoverso precedente. In novembre siamo già scesi ben al di sotto dei 100 mm nel nord, ancora compresi tra 100 e 150 mm nel sud.
Le temperature hanno una limitata escursione stagionale, con le isoterme a livello del mare comprese tra 23,5°C e 26°C, rispettivamente a nord e sud, in gennaio, nel periodo contraddistinto da caldo secco ed escursioni giornaliere più alte, e intorno a 26,5/28°C in luglio, quando le zone meno calde sono quelle marittime, le stesse però dove l’afa, che si fa sentire sgradevolmente in tutto il paese, è particolarmente opprimente. Il periodo più caldo è però quasi ovunque quello immediatamente precedente l’inizio delle piogge, quindi è in genere ad aprile che si toccano i massimi dell’anno (medie sui 28,5/29°C).
Nel periodo estivo (a partire da giugno, ma più spesso da agosto ad ottobre) il paese viene ad essere talvolta interessato dai tifoni, ovvero dai cicloni tropicali.
Cominciamo a vedere alcune città cambogiane da Kampot, sull’umida costa, nel sud del paese (10,6°N). Le piogge sono scarse, ma non assenti, in inverno (gennaio 19 mm, febbraio 29), già significative in aprile (154 mm), molto abbondanti da maggio ad ottobre (tutti oltre i 170 mm, luglio 254, agosto 355, settembre 273), ancora notevoli in novembre, ma in esaurimento (120 mm), con un ragguardevole totale di 1993 mm. Temperature: gennaio 25,9°C, aprile 28,4°C, agosto 26,9°C (luglio 27,1°C), ottobre 26,7°C, anno 27,0°C.
La capitale Phnom Penh (11,6°N) riceve 1387 mm/anno di piogge, quasi assenti in inverno (gennaio 7 mm, febbraio 9), ancora non abbondanti in aprile (73 mm), copiose da maggio ad ottobre (tutti oltre i 140 mm, solo settembre ed ottobre oltre i 200, 231 e 259 mm rispettivamente), ancora sostenute in novembre (129 mm). Temperature: gennaio 26,0°C (dicembre 25,6°C), aprile 29,6°C, agosto 27,6°C, ottobre 27,2°C, anno 27,6°.
Nella parte orientale del paese, già presso ai rilievi posti in territorio vietnamita, Stung Treng (13,5°N, 106°E), riceve di nuovo molta pioggia (1785 mm/anno). Qui in inverno non piove mai (gennaio 1 mm, febbraio e dicembre 10), ma da maggio a settembre si sta oltre i 200 mm/mese (fino a 379 in agosto). Piove bene anche in ottobre (160 mm), mentre la posizione più settentrionale, col monsone che arriva più tardi e si ritira prima, rende meno umidi aprile e novembre (74 e 56 mm). Temperature: dicembre 24,0°C, aprile 29,7°C, agosto 26,5°C, ottobre 26,3°C, anno 26,7°C.
A pari latitudine, ma più occidentale, Siemreap (13,4°N, 103,8°E) riceve “solo” 1320 mm/anno. L’inverno è molto secco (gennaio 0,5 mm, febbraio 9, dicembre 10), le piogge iniziano timidamente in aprile (43 mm), piove bene da maggio a ottobre (tutti oltre i 130 mm, settembre 239), già poco in novembre (66 mm). Temperature: dicembre 24,0°C, aprile 29,0°C, agosto e luglio 27,1°C, ottobre 26,4°C, anno 26,6°C.
L’impero Khmer, fiorente già dal V secolo, raggiunse la massima potenza fra IX e XII secolo, periodo della fondazione di Angkor. Oggi questo sito, presso la città di Siemreap, è la principale attrattiva del paese. Tra i vari templi spicca il Bayon, complesso edificio di arenaria protetto da torri dominate da enigmatici volti di pietra, costruito tra il 1181 e il 1219. Ideato come luogo di culto in onore di Shiva, venne trasformato, a lavori già avviati, in tempio buddista. I numerosi templi, che costituiscono un complesso inserito nella lista del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, sembrano scaturire dalla giungla, creando un ambiente affascinante e misterioso.
Il paese è attraversato dal Mekong, che scende blandamente (a 2000 km dalla foce le sue acque sono a soli 325 metri s.l.m.), allargandosi nel delta appena a valle di Phnom Penh, dove riceve l’emissario del Tonle Sap, il lago che funge da polmone per assorbire le grandi piene. All’altezza della capitale la portata media è di 13.000 mc/sec, ma può sfiorare i 50.000 mc/sec nelle piene estive (massimi in genere tra settembre e ottobre) e scendere a poco più di 1.000 nelle magre, tra marzo e aprile. Il Lago Tonle Sap passa, da giugno ad ottobre, da 2.000 a 12.000 kmq di superficie, per iniziare a decrescere in novembre, restituendo gradualmente al Mekong i 38 milioni di metri cubi immagazzinati. L’inizio del deflusso delle acque è un momento di festa, dando inizio alla stagione della grande pesca (dicembre-maggio), quando i pesci, riprodottisi in abbondanza nel periodo in cui il lago inonda vaste superfici, si raggruppano fittissimi al centro dello specchio d’acqua e decine di migliaia di persone accorrono da tutto il paese per pescarlo. Il pesce viene conservato secco tutto l’anno e, con il riso, costituisce l’elemento fondamentale della dieta dei cambogiani.
Su Internet siti interessanti sul paese sono www.terrecambodge.com/eng/INDEX2.HTML (anche in versione francese), https://cambodge.free.fr/ e www.cambogia.it/, quest’ultimo in italiano.