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Il clima del Perù: caldo umido in Amazzonia, freddo sugli altopiani, desertico lungo la costa (prima parte)

di Massimo Parmeggiani
01 Mag 2004 - 18:26
in Senza categoria
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Nella prima immagine Machu Picchu. Nella secondo immagine il lago Titicaca. Foto di Marco Cavallini per gentile concessione di www.marcocavallini.it.
il clima del peru caldo umido in amazzonia freddo sugli altopiani desertico lungo la costa prima pa 757 1 2 - Il clima del Perù: caldo umido in Amazzonia, freddo sugli altopiani, desertico lungo la costa (prima parte)
Esteso tra l’Equatore e il 19°S, su una superficie di 1.285.000 kmq, il Perù è nettamente diviso dalla Cordigliera delle Ande in uno stretto settore costiero, bagnato dalle fredde e pescose acque della Corrente di Humboldt, e in un settore orientale, stretto e ancora collinoso nella parte sud (la Montaña), più ampio e pianeggiante nella parte nord, dove il Rio delle Amazzoni scorre in territorio peruviano, appena a sud dell’Equatore, ancora per centinaia di chilometri a oriente della città di Iquitos, capoluogo dell’Amazzonia peruviana, che si trova a soli 106 metri sul livello del mare.

Abbiamo parlato di Cordigliera delle Ande, ma meglio avremmo dovuto parlare di Cordigliera Occidentale e Cordigliera Orientale, nettamente delineate soprattutto nel sud del Perù, dove tra le due Cordigliere si estende l’Altopiano del Perù, con l’importante città di Cusco a 3300 metri e il Lago Titicaca, al confine con la Bolivia, che quota 3812 metri. Nel settore meridionale la Cordigliera Orientale tocca i 5999 metri nel Nevado Palomani, al confine con la Bolivia, mentre la vetta più elevata è l’Ausangate (6384 m, presso Cusco). Sempre nel sud la Cordigliera Occidentale tocca i 6425 metri nel Corapuna, mentre notevole è anche la vetta del Misti, che domina Arequipa da quota 5822. Notevolissima poi la teoria di “over 6000” che, nella parte settentrionale della Cordigliera Occidentale, prende il nome di Cordillera Blanca (dal biancore delle nevi perenni e dei ghiacciai), culminando nei 6758 metri dello Huascaran.

Questa morfologia concorre, unitamente al fatto che lungo le coste del Pacifico scorre la fredda corrente di Humboldt, con le acque che bagnano la costa peruviana soggette però ad anomali riscaldamenti negli anni El Niño (sono proprio i pescatori peruviani ad avere “scoperto” questa oscillazione climatica, il cui nome corretto è ENSO, El Niño Southern Oscillation), a determinare un clima completamente diverso sui due versanti andini, con la costa del Pacifico caratterizzata da temperature fresche per la latitudine, ma anche da piogge modestissime ed elevata umidità nei bassi strati per le frequenti nebbie (“garua”), mentre nella parte amazzonica il caldo è intenso ed afoso tutto l’anno, con piogge copiose e assenza di stagione secca. Le Cordigliere e l’altopiano rappresentano una regione intermedia, con le precipitazioni che, a grandi linee, aumentano da ovest verso est, quindi sono ancora molto ridotte sulle pendici ovest della Cordigliera Occidentale, mentre diventano molto abbondanti sul versante est di quella Orientale. L’altopiano è relativamente poco influenzato sia dalle masse d’aria “amazzoniche” che da quelle oceaniche, venendo comunque interessato da una piovosità molto superiore a quella dell’area costiera, soprattutto nel semestre caldo, quando i moti convettivi sono facilitati.

La situazione delle masse d’aria sul paese vede, nei mesi dell’inverno australe, l’anticiclone del Pacifico meridionale dominare incontrastato sul settore costiero, con i venti freddi e secchi che scavalcano la Cordigliera Occidentale e spazzano l’altopiano, dove nella parte più meridionale non sono rare intense gelate. A est della Cordigliera Orientale abbiamo prevalenza di bel tempo sotto i 7°/10°S, dove spirano in prevalenza gli alisei di SE, mentre nella fascia più vicina all’Equatore le piogge non mancano, pur essendo comunque ai minimi annui, per le temperature e l’umidità sempre elevate e la vicinanza della ITCZ, la linea di convergenza con gli alisei di NE, che in questo periodo è pochi gradi a nord dell’Equatore e talvolta migra temporaneamente fino alla linea della latitudine 0°. Sulla costa i venti meridionali che spirano costanti trasportano verso la terraferma l’umidità marina, intrappolata nello strato d’inversione che si forma nei bassi strati atmosferici, sovrastato da aria più calda e secca. Questa umidità condensa in una nebbia fine e persistente, la “garua” (Lima da maggio a settembre/ottobre è praticamente sempre immersa in questa cappa che trattiene anche le sostanze inquinanti, e che comunque non manca anche negli altri periodi dell’anno), che talvolta lascia cadere lievi pioviggini con minimo accumulo.

All’Equatore i passaggi del sole allo zenit sono nei giorni degli equinozi e queste date, con la convezione particolarmente facilitata, segnano l’inizio dei periodi di maggiore piovosità nelle zone orientali del paese più vicine all’Equatore, mentre la parte più meridionale del settore amazzonico peruviano ha il classico regime pluviale delle zone tropicali australi, con massimi estivi e stagione delle piogge che dura 6 mesi intorno ai 10°S, 4-5 mesi intorno a 15°/19°S. Anche l’altopiano ha stagione delle piogge estiva nel sud e piogge per 7-8 mesi l’anno con massimi zenitali nel nord, ma la Cordigliera Orientale blocca gran parte dell’umidità per cui, a parità di latitudine, piove meno della metà che nella piana amazzonica.

In estate solo il settore più settentrionale della fascia costiera vede cadere qualche sporadica pioggia, venendo lambito in questa stagione dalla calda Corrente Equatoriale, mentre al di sotto dei 6°/7°S l’anticiclone del Pacifico e la Corrente di Humboldt rimangono padroni della situazione, mantenendo così le condizioni che favoriscono la formazione di uno strato di inversione nei bassi strati, con conseguente inibizione dei moti convettivi e assenza di piogge. La “garua” è meno persistente che in inverno, riuscendo spesso a dissolversi nelle ore centrali della giornata (e infatti a Lima l’escursione giornaliera in gennaio è sui 9°/10°, in luglio sui 6°).

Abbiamo quindi i seguenti climi:
1. a est della Cordigliera Orientale tropicale con precipitazioni costanti (oltre 2000 mm/anno, in gennaio tra 200 e 400 mm, localmente più di 400, in luglio 50-100 mm, più di 100 nel nord), che nella parte meridionale tende a diventare tropicale con lunga stagione piovosa estiva
2. sull’altopiano tropicale con estate umida, con stagione piovosa di 7 mesi nel nord e 5-6 nel sud (1000-1500 mm/anno, ma meno di 1000 nel sud; in gennaio 50-100 mm, localmente più di 100; in luglio 10-50 mm, localmente meno di 10 nel sud)
3. sulla sottile fascia pedemontana della Cordigliera occidentale e sul tratto di costa, nel nord, tra Punta Parinas e il confine ecuadoregno tropicale secco (200-500 mm/anno, meno di 10 mm in luglio, 10-50 mm in gennaio, visto che lontano dal mare qualche temporale convettivo riesce a scoppiare nella stagione calda); negli anni El Niño questo clima si estende anche parte settentrionale della costa, fino ai 7°/8°S.
4. sulla costa tropicale desertico, con precipitazioni inferiori ai 200 mm/anno (inferiori ai 10 mm in tutti i mesi nel centro-sud, tra 10 e 30 mm nei mesi estivi nel nord), che calano sempre più procedendo verso sud
5. sulle Cordigliere clima di montagna, con precipitazioni molto diverse sui diversi versanti delle Cordigliere Orientale e Occidentale

Relativamente alla piovosità delle Cordigliere, la Occidentale riceve tra 500 e 1000 mm/anno (più di 1000 localmente nel nord, dove è meno riparata dalle piogge tropicale essendo più bassa la Cordigliera Orientale), con apporti superiori sul versante est rispetto all’ovest. In gennaio il versante ovest riceve 10-50 mm, quello est 50-100, in luglio il versante ovest riceve meno di 10 mm, l’est 10-50. La Cordigliera Orientale riceve 1000-2000 mm/anno, anche qui con prevalenza di piogge sul versante est. In gennaio si hanno oltre 200 mm sul versante est e 100-200 su quello ovest (ma i massimi pluviometrici sui settori settentrionali sono zenitali), in luglio 50-100 sul versante est e 10-50 mm su quello ovest.

Nel settore 1. la città di Iquitos, nel nord del paese, riceve ben 2853 mm/anno di piogge, con mesi più secchi (si fa per dire) quelli dell’inverno australe (agosto 157 mm, anche luglio e settembre sotto i 200). Da ottobre a giugno si superano i 200 mm/mese, con massimi zenitali in novembre/dicembre (261 e 295 mm) e aprile/maggio (282 e 267 mm). Temperature: minimo, molto relativo, invernale (giugno 25,5°, luglio 25,3°, agosto già 26,0°), valori costanti tra 26,4° e 26,6° da settembre a marzo, media annua 26,2°.

Più a sud, Tingo Maria, leggermente rialzata (665 m), perde i massimi pluviometrici zenitali per mostrare quello classico tropicale estivo, con apporti oltre i 300 mm/mese da novembre ad aprile (gennaio 424 mm, febbraio 428). Piogge ancora copiose nelle stagioni di mezzo (maggio 218 mm, settembre 157), molto più ridotte che a Iquitos in inverno (meno di 140 mm/mese nei 3 mesi invernali, 111 in agosto). Totale annuo ragguardevole: 3302 mm. Modeste variazioni termiche stagionali, con i mesi estivi più freschi per le piogge e lo scarso soleggiamento (febbraio 24,2°), massimi termici nelle stagioni di mezzo (maggio 25,1°, novembre 25,3°), minimo secondario in inverno (giugno e luglio 24,7°). Media annua 24,8°.

Nel prossimo articolo ci trasferiremo sulla costa, passando prima per l’altopiano, dove si trovano i luoghi più famosi del paese, il sito di Machu Picchu e la città di Cusco.

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