L’elemento saliente a breve termine.
I prossimi giorni saranno caratterizzati da un diffuso peggioramento delle condizioni meteorologiche, opera di una vasta depressione poco ad Ovest dell’Inghilterra e che richiamerà sulle nostre regioni miti, umide e piovose correnti Sud occidentali.
L’elemento saliente a medio termine.
Un peggioramento piuttosto rapido, al quale farà seguito, ancora da Sudovest, un deciso miglioramento delle condizioni meteo. La stessa depressione oceanica tenderà difatti ad allungarsi verso Sud, determinando in tal modo l’ennesima risalita calda in direzione del Mediterraneo Centrale. Solo il nord, inizialmente, potrebbe risentire di modesta instabilità associata a corpi nuvoloso oceanici diretti verso l’Europa Centro Settentrionale.
L’elemento saliente a lungo termine.
Possibile uno spostamento dell’alta pressione delle Azzorre verso Est, al di sotto della depressione Islandese. Tal movimento potrebbe segnare il movimento, l’ennesimo, di una modesta ondulazione ciclonica in direzione delle nostre regioni.
Il trend a lungo termine:
Ad onor del vero sembra proporsi uno scenario più volte percorso in questo primo scorcio d’autunno. Ondulazioni oceaniche in progressione da Ovest verso il Mediterraneo, interessando le nostre regioni sotto l’azione di umide correnti prevalentemente meridionali.
Elementi di incertezza: L’incertezza risiede nell’inizio del nuovo mese, allorquando dovremo stabilire con certezza l’intensità dell’azione depressionaria in Oceano.
Da tale attività dipenderà, inevitabilmente, il posizionamento dell’alta pressione delle Azzorre, attualmente posizionata in pieno Oceano. Addirittura in prossimità delle coste orientali degli USA.
Fattori di normalità climatica:
Parlare di normalità termica è pressochè impossibile. Vivremo una fase costantemente sopra media dettata da correnti meridionali supportate da una possente struttura anticiclonica di chiara matrice continentale.
Si conferma così un trend votato agli eccessi climatici, anche se la prevalenza è per fasi sempre più calde.
Focus: evoluzione sino al 31 ottobre 2006
Come detto, il brevissimo termine sarà caratterizzato da una fase di diffuso maltempo, anche se le regioni che verranno maggiormente colpite dalle precipitazioni saranno quelle del Centro Nord. Dopo di che, saranno invece quelle Settentrionali a subire l’influenza instabile della vasta struttura depressionaria oceanica, mentre altrove si farà strada un promontorio anticiclonico dal nord Africa.
Alta pressione che, almeno sino alla conclusione del mese, pare avere tutta l’intenzione di ergersi quale baluardo insormontabile per nuovi peggioramenti provenienti da Ovest. Inoltre, la matrice subtropicale e la persistenza nel tempo, porterà un notevole incremento delle temperature e dei tassi di umidità relatva dell’aria, con la formazione di dense foschie e nebbie in pianure a valli interne. Specie al Centro Nord.
Evoluzione sino al 05 novembre 2006
L’inizio del nuovo mese, come più volte capitato negli ultimi mesi, sembra proporre una nuova, modesta, ondulazione ciclonica oceanica in direzione delle nostre regioni, laddove il tempo potrebbe peggiorare in concomitanza delle festività di Tutti i Santi. Correnti occidentali porterebbero nubi e precipitazioni sparse, ma mancherebbero ancora le vere condizioni autunnali.
In conclusione.
Anche oggi, così come nell’ultima analisi proposta, si conferma l’ennesima fase calda dell’anno. Una figura, quella anticiclonica Nord africana, che forse andrà progressivamente sostituendo l’alta delle Azzorre quale motore climatico del Mediterraneo.