La città di New Orleans, che si trova sulla costa del Golfo del Messico nello stato della Louisiana, USA, è stata molto calda nella notte tra lunedì 1 e martedì 2 novembre, in cui il termometro non è sceso sotto i 23,9°C, circa 11°C in più della media delle minime di novembre (12,8°C). Questo dato così eclatante è stato dovuto a un afflusso di aria calda richiamato dal Golfo del Messico dalla depressione che ha interessato il Texas, ma anche l’Arkansas e la parte settentrionale della stessa Louisiana, combinato al cielo nuvoloso che ha rallentato l’irraggiamento notturno.
Ieri abbiamo infatti scritto delle piogge in Texas del 31 ottobre. Il 1 novembre la stessa depressione, muovendosi verso est, ha dato piogge intense nella parte orientale dello stato, e a seguire nel centro-nord della Louisiana, in Arkansas e in Tennessee. Questi alcuni accumuli: Port Arthur (Texas) 123 mm, Houston (Texas) 69, Shreveport (Louisiana) 47, Lake Charles (Louisiana) 63, Little Rock (Arkansas) 78, Memphis (Tennessee) 71.
La città di White Rock, che si trova appena a sud di Vancouver, nella British Columbia canadese, ma a ridosso del confine statunitense, ha avuto tempo molto perturbato tra lunedì e martedì, visto che nelle 24 ore tra le 12 GMT di lunedì e la stessa ora di martedì, vi sono caduti 70 mm di pioggia, pari a tre quarti della media di novembre (90 mm).
Venti con intensità paragonabile a quelli di un uragano hanno interessato, lo scorso lunedì, le isole più esterne, o se preferite occidentali, tra quelle che orlano le coste della stessa British Columbia. Le raffiche più intense (87 miglia orarie) si sono registrate all’isola Solander, mentre all’isola Sartine il vento ha toccato le 83 miglia orarie.
Un weekend di rovesci ha concluso degnamente un ottobre eccezionalmente ricco di pioggia nel Giappone meridionale e centrale. Tokyo ha concluso il mese con un accumulo complessivo di 785 mm, ovvero 577 mm in più della media pluviometrica di ottobre. Molto hanno contribuito i vari tifoni.
La città di Larnaca, che si trova nel sudest di Cipro, ha avuto giornate molto calde nel recente passato. Martedì 2 novembre alle 12 GMT il termometro è salito a 29,0°C, 8°C al di sopra della media delle massime di novembre. E’un’altra faccia della stessa ondata di caldo che ha interessato Italia, Balcani e Libia, come vedremo più avanti.
Inizio di novembre caldissimo in Libia, in netto contrasto con le piogge intense della vicina Tunisia, trovandosi più o meno al confine tra i due paesi quella sorta di “canale” in cui è risalita quell’aria calda che ha interessato anche l’Italia, limite tra la depressione del Mediterraneo Occidentale e l’alta pressione su Balcani e Mediterraneo orientale. Il 1 novembre massime 36,8°C a Tripoli (media di novembre 22°C, record 37°C), con vento da SE e tempesta di polvere, e 35,8°C a Sirte. Lo stesso giorno in Tunisia massime di 21,3°C a Tozeur (mm 10,3 di pioggia) e 17,3°c a Jendouba (mm 34,6).
1 novembre: 33,6°C la massima a Windhoek, capitale della Namibia, a 1725 metri s.l.m., dove la media delle massime del mese è 29°C (il record è 38°C). Continua il grande caldo in questo paese e in Sudafrica, soprattutto nella parte centro-ovest, dove anche la mite Città del Capo ha visto il termometro salire a un estivo 27,0°C (media massime di novembre 22°C) e, nell’interno, Sutherland (m 1459) ha registrato 31,4°C (7,4°C la minima, salita di 8°C rispetto al giorno precedente; 23°C la media delle massime di novembre) e Upington (m 839) 37,2°C.
Bangui, capitale della Repubblica Centrafricana, ha subito piogge intense di recente. Rovesci e temporali hanno infatti scaricato un totale di 63 mm di pioggia nelle 24 ore tra le 12 GMT di lunedì 1 e la stessa ora di martedì 2. Questo rappresenta oltre la metà della media pluviometrica di tutto novembre, pari a 101 mm.
Intensi rovesci hanno interessato parte del piccolo stato di Vanuatu, uno dei tanti arcipelaghi indipendenti che compongono la “galassia” delle isole del Pacifico Meridionale. Sull’isola di Vanua Lava, per esempio, nelle 72 ore fra venerdì sera e lunedì sera, ora locale, sono caduti 168 mm nella località di Sola.
Se le coste della Norvegia centrale sono state interessate da venti di burrasca domenica 31 ottobre e lunedì 1 novembre, nell’interno è nevicato intensamente, anche nelle zone svedesi presso il confine. Lunedì lo spessore del manto nevoso ha raggiunto i 24 cm ad Hemavan, nella Svezia centrale. E’ questo un paese a quota 475, nel mezzo delle Alpi Scandinave, situato a pochi chilometri da Tarnaby, il borgo noto per aver dato i natali al grande campione di sci, alla ribalta circa 20 anni fa, Ingemar Stenmark.
Novembre è iniziato in modo insolitamente caldo in buona parte dell’Europa sudorientale. La Bulgaria è stata l’epicentro del caldo lunedì 1 novembre. Veliko Tarnovo, per esempio, ha raggiunto i 28,8°C, mentre la capitale Sofia, a oltre 500 metri di altezza, è arrivata a 24,4°C, record per novembre, che verrà battuto solo 24 ore dopo. Le medie delle massime della prima decade di novembre sono tra i 10° e i 13°C nella regione. Al caldo di 1 e 2 novembre sui Balcani il Meteogiornale ha dedicato un articolo di approfondimento.