Temporali in fase di stanca:
molti i cambiamenti rispetto ai primi due giorni settimanali. Al momento assistiamo ad una vivace attività temporalesca sui principali rilievi d’Italia, ma non abbiamo più i frequenti sconfinamenti verso le aree costiere e pianeggianti. Non solo. Anche l’intensità, fatto non trascurabile, è nettamente diminuita. Quest’ultima può essere considerata sicuramente la miglior notizia, perché la violenza dei fenomeni dei giorni scorsi ha lasciato traccia.
Sguardo rivolto a ovest:
stamane, analizzando l’immagine MeteoSat, abbiamo evidenziato gli importantissimi cambiamenti in atto sull’Europa occidentale. In particolare si è rivolta l’attenzione verso l’isolamento di una goccia fredda lungo l’asse franco-iberico, goccia fredda che come avremo modo di vedere a breve riuscirà a condizionare il nostro tempo in modo significativo. Già oggi, ad esempio, assistiamo ad un cambio circolatorio in quota: le correnti di Libeccio prendono il sopravvento e presto inseriranno masse d’aria umida instabile verso nord.
L’Alta Africana:
è lo spauracchio estivo, lo sappiamo, e già da maggio abbiamo avuto modo di percepirne gli effetti. Rammenterete le due, incredibili ondate di caldo e le anomalie termiche imponenti. Talmente grandi da non riuscire a riassorbirsi neppure a seguito del consistente raffreddamento successivo. Ora, quasi a voler ricalcare le orme del mese scorso, si sta per realizzare un’altra incursioni ma l’ottima notizia è che la durata – a differenza di quanto accadde allora – sarà effimera. Si tratterà di un vero e proprio pre-frontale, che ovviamente andrà a precedere l’incursione perturbata successiva.
Quanto e dove farà caldo?:
sicuramente al Centro Sud e nelle due Isole Maggiori. La Sardegna dovrebbe essere la prima regione a soffrire il gran caldo: venerdì si prevedono picchi di 38°C. Poi toccherà alle altre regioni, anche all’Emilia Romagna. Nelle altre regioni del Nord, invece, l’intervento dei temporali darà luogo ad una diminuzione delle temperature. Sul profilo termico andranno a incidere anche le correnti meridionali, che stavolta risulteranno sostenute. Occhio quindi alle varie componenti favoniche nelle aree sottovento rispetto ai venti dominanti.
Sarà break:
sino all’altro ieri lo si poneva come quesito, mentre oggi possiamo darlo per certo: il break ci sarà e sarà notevole. La goccia fredda franco-iberica verrà riagganciata dalla circolazione perturbata atlantica e traslerà verso est, coinvolgendo il nostro Paese. Ci aspettiamo un generale calo termico e una nuova, intensa crisi temporalesca.
Focus: evoluzione sino al 23 giugno 2015
La seconda parte settimanale proporrà caldo intenso al Centro Sud e nelle due Isole Maggiori, mentre al Nord si materializzerà una fase temporalesca imponente. Qui le precipitazioni potrebbero risultare violente, precipitazioni che domenica dovrebbero estendersi al Centro e ancor prima in Sardegna. Poi, dall’inizio della prossima settimana, dovrebbe coinvolgere anche le altre zone d’Italia e avvalersi di un contributo relativamente fresco di origine atlantica.
La crisi potrebbe lasciarci in dote condizioni di variabilità, sfociante sovente in instabilità diurna, presumibilmente sino a fine periodo.
Evoluzione sino al 28 giugno 2015
A seguire sembrerebbe poter intervenire nuovamente l’Alta Pressione, ben ancorata sull’Europa occidentale. Resterà da valutare l’eventuale incidenza perturbata nord atlantica, che sembrerebbe non voler abdicare sino a fine mese.
In conclusione.
L’estate è anche alternanza tra fasi calde, o molto calde, e periodi instabili rilevanti. Soprattutto in questo periodo, nel quale la stagione è ben lungi dal raggiungere la stabilità definitiva.