Il -79,3 °C registrato alla base Amundsen-Scott il 1º agosto rappresenta un valore significativo, essendo otto anni che il termometro non scendeva a tali livelli. Addirittura, per la statistica del mese, occorre risalire al 28 agosto 1987 per trovare un dato inferiore: -80,0 °C la minima di quel giorno. Va inoltre segnalato che nei report relativi al 1º agosto del Climate Monitoring and Diagnostics Laboratory (CMDL) la cui stazione, facente capo alla NOAA, sorge a poca distanza dalla base americana, fra le 1600 e le 1659 UTC si legge un valore medio orario di -79,5 °C.
Dal punto di vista meteorologico si può notare la diminuzione della forza del vento che, sempre secondo i dati del CMDL, soffiava con media oraria di 4,6 m/s tra le 0500 e le 0559 UTC, quando Amundsen-Scott faceva segnare -74,3 °C (0600 UTC); tra le 1700 e le 1759 la media oraria era scesa a 1,2 m/s e la temperatura a -78,2 °C (1800 UTC). Una tipica situazione favorevole al grande freddo, poiché il bilancio radiativo del Polo Sud geografico, in questa stagione è fortemente negativo: se la temperatura non si abbassa ulteriormente, ciò è unicamente dovuto agli apporti di calore provenienti dall’oceano. Al contrario del vento, la pressione media oraria, alle 1100 UTC assestata a 658,2 hPa, alle 2300 UTC era salita a 661,3 hPa.
Sull’evento del 1º agosto:
https://www.meteogiornale.it/news/read.php?id=11619