Secondo il rapporto preliminare del NOAA il 2006 potrebbe essere il sesto anno più caldo dal 1880 con un anomalia di 0.52°C rispetto al periodo base 1961-1990, ma le incertezze sui dati rendono di fatto questo valore statisticamente indistinguibile dal 1998 e da tutti gli anni successivi al 2000.
Con il 2006 sei dei sette anni più caldi sono successivi al 2000 e tutti i dieci anni più caldi dal 1880 sono successivi al 1995.
In entrambi gli emisferi il 2006 dovrebbe essere il sesto anno più caldo della serie storica con anomalie di 0.61°C nell’emisfero nord e di 0.44°C nell’emisfero sud.
Durante l’ultimo secolo l’aumento medio della temperatura è stato di 0.06°C/decade, mentre gli ultimi 30 anni mostrano un trend di circa 0.18°C/decade.
I dati da radiosonda misurati nella media troposfera (850hpa-300hpa) a partire dagli anni ’50, mostrano ora un trend di 0.15°C/decade, durante lo stesso arco di tempo i dati di superficie registrano un incremento inferiore pari a 0.12°C/decade.
Il 2006 è nella media troposfera il terzo anno più caldo della serie storica dopo il 1998 – influenzato da un forte episodio di el-nino – e il 2005.
Mentre le temperature della media troposfera sono in aumento, le temperature della stratosfera rilevate da satellite mostrano, dopo il riscaldamento causato dall’eruzione del Pinatubo nel 1991 e terminato nel 1993, valori sempre al di sotto della media; un andamento in linea con quanto previsto per un aumento dei gas serra in atmosfera e la distruzione dello strato d’ozono nella bassa stratosfera e che classifica il 2006 come quarto anno più freddo dal 1979.
Le anomalie maggiori ancora una volta hanno interessato le alte latitudini dell’emisfero nord e l’artico, ma anche la Cina, l’Asia centrale, l’Europa e il Nord Africa. Le uniche aree con valori diffusamente sottomedia sono nel nord della Russia e in parte dell’Antartide.
Le precipitazioni a livello globale sono state parecchio al di sopra della media 1961-1990 e sono ai più alti livelli degli ultimi sei anni.
Su scala regionale il golfo del Messico, la costa occidentale del Canada e gran parte dell’Australia hanno avuto precipitazioni inferiori alla norma, mentre il nord est degli Stati Uniti, il bacino del Rio delle Amazzoni, l’India e l’Alaska hanno registarto valori superiori al normale.
La copertura nevosa è stata al di sopra delle medie durante l’ultimo inverno in gran parte a causa dell’anomalia positiva presente in Europa ed Asia ma inferiore al normale in primavera confermando il trend negativo degli ultimi anni.
Nel mese di novembre la copertura nevosa è stata pari a 34.4 milioni di Km², un valore leggermente superiore alla norma.
L’anno climatologico che inizia nel mese di Dicembre e termina in Novembre è invece secondo i dati preliminari resi noti dalla NASA il quarto più caldo dal 1880 con un anomalia di 0.53°C rispetto alla media 1951-1980.
Questo valore è di 9 centesimi di grado inferiore a quello record registrato nel 2005.
Il 2006 era iniziato con anomalie inferiori rispetto agli ultimi anni, ma si è concluso in crescendo, l’autunno è infatti il secondo più caldo dopo il 2005.
Negli ultimi tre mesi anomalie consistenti hanno interessato oltre all’Europa anche l’Artico, l’Asia centrale e l’estremo est della Siberia.