I dati preliminari del NOAA indicano per il 2006 un anomalia di 0.78 °C rispetto alle medie di riferimento (1901-2000), l’anno è così il quinto più caldo della serie storica a livello globale.
Molto caldo l’emisfero nord in cui si registra il secondo anno più caldo di sempre dopo il 2005, mentre nell’emisfero sud il 2006 è il sesto anno più caldo.
Il 2006 è inoltre l’anno più caldo degli Stati Uniti con un anomalia di 1.2°C rispetto alla media del 20th secolo, un valore simile al 1998 e al 1934.
Questo valore si basa su un set di dati provenienti da 1200 stazioni prevalentemente collocate in aree rurali e corretti per eliminare l’influenza dell’urbanizzazione e le variazioni negli strumenti di misura durante il periodo delle rilevazioni.
Dicembre 2006 è stato il più caldo almeno dal 1880 a livello globale, il quarto più caldo nelle terre emerse, e il secondo per le temperature degli oceani dopo il 1997 influenzato dall’intenso episodio di el nino del 1997/1998.
In dicembre le temperature sono state molto al di sopra della media in Europa, negli Stati Uniti, nel sud dell’Asia, nella Russia centrale e in gran parte del sud America.
Le precipitazioni sono state al di sopra della media nel nord Europa, in Giappone, nel sud-est dell’Africa e in gran parte del sud America. Al di sotto della norma nell’Europa centro meridionale, nell’Australia orientale, nell’est degli Stati Uniti e nel sud dell’India.
I dati di temperatura rilevati nella media troposfera dalle radiosonde (850-300mb) indicano che il 2006 è stato il terzo anno più caldo almeno dal 1958.
Nei dati rilevati dai satelliti NOAA-TIROS a partire dal 1979 per la media troposfera le anomalie del 2006 sono comprese tra +0.11°C nella ricostruzione eseguita dall’Università dell’Alabama e i +0.18°C nella ricostruzione RSS (Remote sensing systems) rispetto alla media di riferimento 1979-1998; il 2006 è in entrambe le ricostruzioni il settimo anno più caldo della serie storica.
I trend sono ora rispettivamente di +0.05°C/decennio e +0.13°C/decennio nelle due ricostruzioni.
Questi dati sono riferiti ad uno strato di atmosfera centrato approssimativamente tra 2 e 6 Km di quota, ma che risente di un significativo contributo della stratosfera, poichè la stratosfera si è raffreddata a causa dell’aumento di gas serra e alla perdita di ozono il contributo stratosferico tende a ridurre le anomalie registrate dai satelliti.
Dopo la correzione dei dati eseguita dall’Università di Washington per rimuovere il contributo stratosferico i trend diventano rispettivamente di +0.12°C/decennio e di +0.19°C/decennio in linea con il dato rilevato da radiosonda per lo stesso arco temporale (+0.16°C/decennio).
In dicembre la copertura nevosa è stata inferiore al normale, nell’emisfero nord l’area complessiva ricoperta dalla neve è stata pari a 42.5 milioni di Km², con un’anomalia negativa di quasi un milione di Km² in gran parte legata all’assenza di innevamento nell’est Europa, nel sud della Scandinavia ed in parte della Russia Europea un anomalia che prosegue ancora oggi.