La Spagna è una delle regioni dell’Europa più vulnerabili alle ondate di caldo. Le temperature negli ultimi giorni sono salite sensibilmente.
Appena qualche giorno fa, varie province spagnole venivano interessate da temporali di incredibile violenza, con frequenti e violentissime grandinate.
Era da oltre un mese che in Spagna si registravano fasi temporalesche produttive di nubifragi e furiose grandinate. In alcuni distretti è stato dichiarato lo stati di calamità naturale, con ingenti danni per la grandine, caduta non solo in grande quantità, ma anche con chicchi anche grossi sino a 50 mm.
Ma adesso è l’ora del caldo, ed in Spagna il caldo prodotto dal sole cocente picchia davvero. Nei paesi del Sud le facciate delle case venivano appositamente colorate di bianco, per respingere il calore dei raggi solari. Oggi si usano i condizionatori d’aria.
Nella giornata di ieri a Siviglia si sono raggiunti i +38°C, a Moron, Talavera e Cordoba +37CC° , a Jerez de la Frontera 36°C, a Murcia e Granada +35°C.
I picchi di calore si sono toccati in aree fortemente soggette ad impennate termiche, poste in pianure interne, con notevoli escursioni giornaliere.
L’Anticiclone che ha raggiunto l’Iberia è di natura atlantica, il cielo è terso e la radiazione solare è ai massimi annuali. Pertanto non è insolito, per il periodo, il verificarsi di queste situazioni di calura, per altro fortemente mitigate dal mare nelle località costiere, dove le massime hanno toccato appena i +26°C.
Ma il caldo è giunto anche nelle regioni interne del Marocco, qui si sono sfiorati anche i +40°C, mentre nella costa i freschi venti atlantici hanno consentito temperature massime di solo +22°C.
Se ci fosse stato l’Anticiclone Africano, anche nelle regioni costiere le temperatura avrebbero subito un considerevole incremento. Ma per il momento questo non è avvenuto.
Il caldo da tempo imperversa nelle regioni russe tra il Mar Caspio e gli Urali centro meridionali: sino a latitudini di 60° Nord, si sono avute anche ieri, massime di oltre +30°C. Al contrario, buona parte dell’Europa è interessata da temperature fresche.
Siamo nel periodo più caldo dell’anno, l’Italia e buona parte dell’Europa si trovano nel cavo “d’onda” di un’ampia saccatura. Qui l’aria è molto più fresca delle regioni circostanti, il cielo è spesso nuvoloso e si registrano frequenti precipitazioni.
Ad ovest e ad est, è attivo un cuneo di Alta Pressione. In queste zone il cielo è sereno e le temperature si portano su valori elevati.
La peculiarità della situazione è la persistenza nelle stesse aree delle figure descritte, così che su buona parte d’Europa, l’estate sembra lontana ed il tempo è instabile, mentre nelle zone interessate dagli anticicloni, si ha siccità e caldo insolito. Ma qualcosa si muove.
L’ondata di caldo che interessa la regione russa del Mar Caspio è notevole, sia per intensità che per durata, anche se la temperatura non ha raggiunto valori da record (semmai punte notevoli per maggio), ma solo perché siamo appena all’inizio dell’estate meteorologica.
I modelli matematici di previsione indicano che la saccatura che ci protegge dal caldo, si allontanerà dalle nostre regioni e ben presto ci troveremo sotto la cupola di Alta Pressione.
Gli effetti saranno un diffuso miglioramento e un forte aumento della temperatura, su valori nei limiti della norma per il periodo (più elevati della media matematica).
L’Italia patirà alcune giornate di caldo e in alcune località avremo punte massime anche di +35°C, più o meno come sta avvenendo in Spagna.
Si realizzerà una situazione che tante volte si è verificata nelle precedenti estati, ma al momento, non c’è da attendersi alcuna ondata di caldo anomalo.