L’affondo perturbato, coadiuvato da aria artica, potrebbe inizialmente prendere una strada molto occidentale, andando a finire sul cuore della Spagna. Come sempre accade in queste circostanze, quando una saccatura affonda in senso molto meridiano così ad ovest, inevitabilmente produce un richiamo di correnti calde sul bordo ascendente posto più ad est. Di solito, queste rimonte d’aria calda sono temporanee quando l’onda depressionaria si sviluppa nel suo percorso dinamico verso est, mentre possono divenire più insistenti allorquando si generando situazioni di blocco, ovvero scarsamente evolutivo.
La parte iniziale della prossima settimana potrebbe quindi vedere l’affondo ciclonico diretto sulla Spagna, ove tenderebbe a chiudersi su sé stesso. Quest’isolamento in cut-off darebbe ulteriore spinta alla dinamica risposta calda, supportata dalla risalita di un promontorio sub-tropicale in espansione verso il Mediterraneo Centro-Orientale e la fascia balcanica. Si tratta di uno scenario al momento avvalorato dai principali modelli di previsione: se dovessero realizzarsi le attuali ipotesi, il Meridione dell’Italia verrebbe interessato direttamente dall’afflusso d’aria molto calda e potrebbero raggiungere i primi 30 gradi della stagione, ma non si escludono temperature localmente più elevate specie in Sicilia. Le regioni centro-settentrionali, maggiormente vicine all’influenza depressionaria, dovrebbero restare fuori dall’energico richiamo nord-africano, risentendo di un flusso più umido ed instabile di matrice sud-occidentale.