La giornata del 7 aprile in Veneto è stata caratterizzata da due situazioni diametralmente opposte.
In pianura si è fatto strada il bel tempo, le temperature fresche del mattino sono state corrisposte da temperature più che primaverili di giorno. Merito di questa impennata è stato un forte vento da SW con caratteristiche foehnizzate che ha fatto salire i termometri sopra i 20°. Il vento ha toccato raffiche massime fino a 50 km/h
A differenza di quello che era successo il 2 marzo (www.meteogiornale.it/news/read.php?id=17510), il vento da SW ha raggiunto anche la costa e non ci sono stati grossi divari termici tra le località dell’interno e quelle in riva al mare. Tra i valori più significativi bisogna citare i 22.4° di Pradon porto Tolle e i 21° di Concadirame.
Nelle Dolomiti settentrionali, soprattutto nella zona di confine con l’Alto Adige e nell’Ampezzano, la giornata è stata dal sapore più che invernale.
Alcune stazioni hanno registrato la giornata di ghiaccio: sul monte Faloria non si sono superati i -2.6°, al passo Pordoi i -2.4°, -1.9° la massima a Passo Falzarego, -1° a Passo Monte Croce Comelico, -0.9° a Misurina, -0.6° a Passo Valles, -0.4° il valore massimo registrato a Sella Ciampigotto.
Le precipitazioni (pioggia o neve) hanno avuto il picco maggiore a Podestagno con 22.2 mm, Passo Monte Croce Comelico 19.8mm, Cortina Gilardon 18.2 mm. In altre zone accumuli compresi tra 7 e 16 mm. Ci sono state nevicate buone per il periodo, la dama bianca ha fatto la sua comparsa già dai 700 metri di quota, anche se ha accumulato meglio sopra i 1000 metri. In alcune località la neve accumulata ha toccato i 30/40 cm. Attorno alla quota dei 2000 metri il manto nevoso, presente già da novembre, oscilla tra 100 cm e 160 cm.
Per i dati si ringrazia Arpav.