L’Uragano St. Jude ha proseguito nel suo cammino verso est e dopo aver causato danni ingentissimi tra Regno Unito, Francia, Paesi Bassi e Germania, ha investito la Scandinavia. Purtroppo dobbiamo aggiornare il bilancio delle vittime, che al momento è di almeno 14 persone.
La tempesta è giunta sui Paesi Scandinavi la scorsa notte ed è stata ribattezzata “Simone”. Le forti raffiche di vento superiori a 100 km/h hanno investito la Danimarca, la Svezia e la più meridionale del Baltico occidentale. In alcuni punti sono stati toccati i 130 km/h. Secondo il “Svenska Dagbladet”, nella sola Svezia, decine di migliaia di persone sono tutt’ora senza corrente e alcune linee ferroviarie sono state rese impraticabili dai detriti.
Lunedì pomeriggio venti di uragano interessavano il Belgio, i Paesi Bassi e la Germania settentrionale. Su Sankt Peter-Ording, località balneare della Germania settentrionali, il vento ha raggiunto picchi di 173 chilometri orari, mentre la velocità media ha superato i 130 chilometri orari per diverse ore. Su Jagel sono stati misurati 155 km/h, su La Helgolandzie 150 km/h. Nei Paesi Bassi le raffiche più intense hanno raggiunto 135-150 km/h, idem in Danimarca.