E’ tornata l’Alta Pressione su buona parte dell’Europa occidentale e le perturbazioni si allontano. Tuttavia resta una residua circolazione settentrionale che genera cenni di instabilità atmosferica, così che possiamo osservare nubi sparse in molte località.
Puntiamo l’attenzione alla Penisola Iberica, nel sud dell’area è possibile studiare una zona nuvolosa piuttosto interessante, con una perturbazione che insiste in loco da 36 ore. E’ generata da una goccia fredda in quota: c’è un’area di Bassa Pressione che modella l’ammasso nuvoloso il quale si mostra con un cenno di piccolo uncino. La parte più attiva del fronte porta pioggia fitta, neve solo in montagna.
La perturbazione si collega ad un fronte che investe le Isole Canarie ed il Marocco dove piove.
Il vortice che insisterà per altre 24/36 sulla Spagna darà altre piogge in Andalusia, ma tenderà a perdere forza ed a dissolversi gradualmente.
Ma subito puntiamo lo sguardo all’Italia, dove l’evoluzione della nuvolosità per le prossime 36 ore vedrà alcune novità:
intanto scrutiamo i diffusi rasserenamenti su tutto il Nord Italia, specie in Val Padana, dove anche ieri in tarda sera, specie su Emilia, erano segnalate deboli cadute di neve. Stamattina con il cielo sereno segnaliamo diffuse gelate da irraggiamento.
Appena più a nord, nelle Alpi del versante settentrionale, in Baviera e Tirolo è giunto un sistema nuvoloso che a causa dello stau è motivo di nevicate. A Monaco di Baviera nevica fitto e vengono segnalati -7°C.
Tal sistema frontale sarà trascinato da una forte corrente che si sta attivando dalla Scandinavia alla Polonia, con obiettivo i Balcani e l’Adriatico.
Su buona parte della Val Padana si potrebbe avere una temporanea fase favonica. In sostanza si dovrebbero attivare venti di caduta dalle Alpi e di conseguenza si avrà un sensibile, anche se temporaneo, aumento della temperatura.
Come accennato, l’attivarsi di una corrente da nord ovest dall’Europa centrale verso i Balcani, influenzerà anche l’Adriatico, dove le nubi presenti stamattina tra Marche, Abruzzo, Molise ed il nord Gargano, tenderanno ad intensificarsi e si avranno precipitazioni, con possibilità di neve sui rilievi.
Nelle regioni del Sud Italia i cieli si liberano dalle nubi, solo sprazzi di nuvolosità stratiforme restano nel settore ionico ed in Sicilia, ma andranno via rapidamente con il sopraggiungere di aria fredda da nord. Qui, però, i cieli dopo le schiarite, tenderanno ad annuvolarsi di nuovo, con nubi cumuliformi che verranno dall’Adriatico, originate dall’aria fredda dei Balcani.
Sulla Sardegna e le regioni tirreniche vediamo ampie schiarite. La nuvolosità irregolare che si trova nel Tirreno si dirigerà verso la Sardegna orientale, spinta dall’insorgere di correnti di nord est in quota.
Ma andiamo nell’Europa centrale, le nubi che osserviamo vengono dal nord Atlantico e, come già accennato, causano nevicate sparse in Germania e la Francia orientale. Altre nubi si formano nel Mare del Nord, dove si è aperto un varco alle perturbazioni dell’Atlantico.
Infatti, la Scandinavia e la Russia sono interessate dal susseguirsi di fronti che una volta andati su oltre l’Islanda, scendono insieme ad aria artico marittima e causano condizioni atmosferiche parecchio instabili su tutta l’Europa orientale. Il tempo è sovente perturbato anche nel Mar Nero, dove transita una perturbazione, mentre altre verranno da nord ovest.
Vorrei sottolineare come il tradizionale passaggio delle perturbazioni attraverso il Golfo di Guascogna, la Francia, il sud dell’Inghilterra e la Penisola Iberica, sia libero da importanti sistemi nuvolosi, qui è infatti già attiva una forte area di Alta Pressione, un classico ormai degli inverni europei.