I ricercatori Jennifer Throop e Antoni Lewkowicz dell’Università di Ottawa, con la collaborazione di Sharon Smith della Geological Survey of Canada, hanno pubblicato una parte di nuovo studio che apparirà nel prossimo numero del Canadian Journal of Earth Sciences ( CJES ). I risultati appaiono estremamente interessanti, perché forniscono una prima panoramica delle relazioni esistenti tra le variazioni climatiche e la temperatura del suolo in tutto il settore nord del Canada.
La maggior parte delle analisi precedenti si sono concentrate su aree piuttosto ristrette della regione settentrionale, mentre questo documento offre una visuale a più largo spettro, quasi su scala continentale. La sintesi dei dati mostra quali sono i fattori che regolano la risposta del permafrost al cambiamento climatico e pone l’accento su come variano le condizioni della neve, di umidità del suolo e della superficie a torba e muschio.
“Questa importante ricerca fornisce assistenza nella progettazione strategica e sullo sviluppo futuro delle aree considerate. Si evince come il permafrost subisce gli effetti delle variazioni climatiche, anche a seconda delle diverse località considerate”, sostiene il Dott. Burn, responsabile del CJES. “La risposta del permafrost è da considerarsi come un fattore critico su cui programmare interventi preventivi, soprattutto in quei casi in cui sono presenti infrastrutture o piani infrastrutturali in fase di studio e realizzazione. Lo scongelamento del suolo può e deve essere considerato come un elemento imprescindibile”.