I climatologi definiscono “mite” una giornata con temperature comprese tra 17 e 30 gradi, con meno di 12 mm di pioggia e punto di rugiada sotto 20 gradi, indice di bassa o comunque non eccessiva umidità.
La conoscenza dell’evoluzione futura di tale frequenza e distribuzione sarà economicamente importante per una vasta gamma di imprese e industrie. Viaggi, turismo, costruzioni, trasporti, agricoltura e attività ricreative all’aperto: tutti potranno beneficiare di proiezioni di questo tipo.
La ricerca, pubblicata sulla rivista Climatic Change, prevede che a livello mondiale il numero di giorni miti diminuirà del 10 o 13 per cento entro la fine del secolo. Una diminuzione causata dal riscaldamento climatico conseguente all’accumulo di gas serra di origine antropica in atmosfera. L’attuale media globale di 74 giorni miti all’anno diminuirà di quattro giorni entro il 2035 e 10 giorni tra il 2081 e il 2100. Ma questa media globale maschera diminuzioni drammatiche per alcune aree e aumenti importanti in altre regioni.
Secondo il team di ricercatori, le maggiori diminuzioni si registreranno nelle regioni tropicali causa aumento del caldo e dell’umidità. Le aree più colpite dovrebbero essere in Africa, Asia e America Latina, dove alcune regioni potevano registrare da 15 a 50 in meno di giorni di clima mite (in un anno) entro la fine del secolo. Queste sono anche le aree dove secondo la NOAA si registreranno i maggiori danni economici dovuti ai cambiamenti climatici.
Alle medie latitudini, così come in molte zone di montagna in tutto il mondo, si guadagneranno giorni miti. Gli aumenti più significativi riguarderanno molte zone degli USA, del Canada meridionale, del Nord Europa, della Patagonia e del Sud America. Si stimano guadagni da 10 a 15 giorni ogni anno entro la fine del 21° secolo. In alcune di queste aree, il clima mite interverrà durante estati sempre più calde e umide, e diventeranno più abbondanti in autunno, inverno e primavera.
Gli scienziati hanno usato modelli climatici ad alta risoluzione per arrivare a tali scenari, esaminando l’effetto nel tempo di un aumento del riscaldamento da accumulo di gas serra in atmosfera.