Continua a far notizia il Kilauea, con l’attività eruttiva che non stenta a fermarsi. Già da diversi mesi il vulcano aveva costretto all’evacuazione di migliaia di residenti di un’ampia porzione della Big Island dell’arcipelago delle Hawaii.
Il Kilauea è diventato inevitabilmente un’attrazione turistica, ma l’attenzione e la prudenza non sono mai troppe, come si evince dall’incidente avvenuto lunedì 16 luglio a causa di un scoppio, d’entità imprevedibile, che poteva avere conseguenze tragiche per un gruppo di turisti.
L’esplosione è avvenuta lungo la costa nel punto in cui la lava incandescente incontra l’acqua, raffreddandosi di colpo e formando grandi colonne di vapore. L’onda d’urto ha proiettato rocce e detriti in direzione di una barca di turisti.
L’imbarcazione navigava a debita distanza nella zona proprio per mostrare ai passeggeri gli effetti delle recenti eruzioni. Un detrito ha perforato il tetto del battello, con seri danni e il ferimento delle persone a bordo: un passeggero si è rotto una gamba, mentre altri hanno riportato ustioni di vario grado.
Non vi è stato alcun modo di mettersi al riparo, tutto è avvenuto troppo velocemente. L’attività del magma intorno al Kilauea è del resto imprevedibile, con nuove fenditure nella roccia che si aprono di continuo, dalle quali fuoriesce materiale incandescente.
Le autorità locali da settimane invitano alla prudenza, anche perché quando la lava incontra l’acqua si sviluppano vapori tossici. Sull’incidente saranno svolte indagini per chiarire eventuali responsabilità e se la nave sia rimasta entro i limiti dell’area di sicurezza stabilita dalla Guardia Costiera.