Quella che sino all’altro ieri era una minaccia sta diventando realtà. Il fiume di lava emesso dal vulcano hawaiano Kilauea (sulla Big Island) ha divorato il primo edificio nella giornata di ieri: un capannone agricolo con gli attrezzi.
Gli abitanti del piccolo comune di Pahoa si preparano ad abbandonare le abitazione, anche perché la temperatura dell’atmosfera circostante inizia a farsi insopportabile e la lava supera i 900°C: quanto basta a far si che dopo il suo passaggio non rimanga nulla.
L’eruzione è iniziata lo scorso 27 giugno, ma nel mese di settembre una ridotta attività vulcanica aveva fatto sperare le autorità che la minaccia stesse per risolversi in un nulla di fatto. Speranza infondata, perché il vulcano ha ripreso ad eruttare lava dopo qualche settimana ed ora la situazione è davvero critica.