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Gustav attraversa Cuba e punta New Orleans

di Massimo Aceti
31 Ago 2008 - 12:47
in Senza categoria
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Gustav dal satellite NOAA ormai a nord di Cuba.
New Orleans rivive l’incubo di Katrina, l’uragano che la devastò tre anni fa. L’uragano Gustav, rimasto di 4° categoria anche dopo aver attraversato le terre ferme di Cuba, sta puntando infatti la città della Louisiana, dove probabilmente farà “landfall” come uragano almeno di 3° categoria. E’ questa la previsione del Centro Nazionale degli Uragani con sede a Miami. Su New Orleans è già in atto un piano di evacuazione.

Ma ora Gustav ha appena attraversato Cuba. Sull’isola rimangono attive le allerte per le province di Pinar del Rio, l’Havana, Città dell’Havana, Isla de la Juventud, Matanzas e Cienfuegos. Attivi avvisi d’attenzione anche nelle Florida Keys. L’occhio dell’uragano, di 60 km di diametro e con venti sostenuti a 220 km/h (raffiche ben superiori) ha, nella giornata di ieri, raggiunto e poi superato Punta del Este nell’Isla de la Juventud e la costa sud-occidentale di Cuba.

Nelle ultime 24 ore si segnalano nell’area interessata da Gustav le seguenti piogge: Playa Giron 112 mm, Bahia Onda (Pinar del Rio) 106 mm, Sancti Spiritus 105 mm, Grand Cayman 72 mm, Cienfuegos 70 mm.

Finora, nel suo percorso che l’ha visto attraversare prima Haiti e la Repubblica Dominicana, poi la Giamaica e le Isole Cayman, ha già fatto quasi 90 vittime, la maggior parte delle quali su Haiti, la nazione più esposta alle sciagure meteorologiche a causa dell’estrema povertà di gran parte della sua popolazione e della mancanza di strutture di protezione. Non ci sono invece al momento notizie di vittime né dalle Isole Cayman, né da Cuba.

Ma è la futura traiettoria di Gustav a preoccupare maggiormente. I modelli di previsione meteorologica indicano ormai da giorni la zona di New Orleans, o appena ad ovest della città, quella in cui più probabilmente farà “landfall” Gustav, cioè toccherà definitivamente la terra ferma, non prima di aver dato un duro colpo alle piattaforme petrolifere del Golfo del Messico, che già in tempi di “caro petrolio”, potrebbe far schizzare ulteriormente in alto le quotazioni del greggio.

Dopo il disastro Katrina, le autorità statunitensi sembrano maggiormente preparate a difendere, se non le proprietà, almeno la vita degli abitanti di New Orleans, e nella città è già in atto il piano di evacuazione. New Orleans è città particolarmente esposta alla furia dei cicloni tropicali, in quanto si trova in parte sotto il livello del mare o dei canali che la circondano. Non è infatti il vento l’elemento di maggior pericolo di un uragano, perlomeno nelle nazioni dove le abitazioni sono solide, bensì le forti precipitazioni che accompagnano la tempesta e, nelle aree costiere, le alte onde di marea che i venti possono generare.

Nel frattempo un’altra tempesta tropicale, Hanna, si trova attualmente a oriente delle Bahamas e dovrebbe raggiungerle nella giornata di lunedì. Non è previsto al momento che Hanna si trasformi in uragano. La sua traiettoria dovrebbe tenerla in Oceano Atlantico senza entrare nelle acque più calde del Golfo del Messico, e potrebbe cominciare la virata verso nord senza nemmeno raggiungere la Florida. Tuttavia nemmeno Gustav, solo tre giorni fa, era previsto diventasse un uragano così potente e pericoloso. Su Hanna ci ritorneremo.

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