L’analisi dei dati che giungono da ogni parte del globo ci pone in evidenza il grande quantitativo di pioggia caduta nella località cinese di Lu Shan nella provincia di Jiangxi: il 2 settembre in appena 18 ore sono caduti ben 451 mm di pioggia che diventano 593 in 36 ore. Ma l’ex tifone Talim ha causato forti piogge nei giorni precedenti anche a Taiwan e nelle province cinesi di Fujan e Zhejang: 283 mm sono caduti a Fuding, 216 a Fuzhou, 198 a Tainan (Taiwan), 116 a Xiamen.
Sempre in Asia, forti temporali si sono abbattuti negli ultimi giorni tra Vietnam, Thailandia e Indonesia: sull’isola di Sumatra 299 mm in 24 ore sono caduti a Padang e 123 a Sibolga. In Vietnam 251 mm in 3 giorni, di cui 147 in 24 ore il giorno 29 agosto, sono caduti a Vinh, e sempre in 24 ore 175 a Thanh Hoa, 166 a Da Nang e 146 a Dong Hoi; in Thailandia 110 mm a Nakhon Phanom e 241 a Nakhon Ratchasima.
In Mongolia l’estate è la stagione umida. In attesa dell’inverno dominato dalle alte pressioni termiche che stazionano per mesi nel cuore del continente asiatico, ad Ulaan Bator, la capitale mongola, sono caduti 14 mm di pioggia tra il 31 agosto e il primo settembre, accompagnati da temperature particolarmente rigide, con massima il giorno 31 inferiore ai 10°C e minima di +3.4°C la mattina successiva. In altre zone della nazione sono caduti fino a 50 mm di pioggia.
Il continente nord americano ha fatto i conti con Katrina. Se le devastazioni hanno riguardato gli stati che si affacciano sul Golfo del Messico, Katrina ha causato forti precipitazioni fino al Canada sud orientale, stati del Quebec e del New Brunswick in primis. A Charlevoix sono caduti oltre 200 mm di pioggia in poco più di 24 ore, 104 mm sono caduti a Pointe Noire, quasi 100 a Baie Comeau.
Neve, pioggia e freddo in Argentina: il 30 agosto 120 mm sono caduti nella città di San Rafael nella provincia di Mendoza accompagnati da temperature rigide sotto i 10°C, mentre ai 1425 metri dei contrafforti andini nella vicina Malargue sono caduti 17 cm tra neve e gragnola ed il termometro il primo settembre ha toccato il considerevole valore di -7.5°C (record per settembre -8°C). Il freddo non ha risparmiato Buenos Aires che ha toccato +1°C il 31 agosto, con massima appena sopra i 10°C.
La circolazione depressionaria in quota che i giorni scorsi ha interessato la Sicilia e il Sud Italia, ha fatto sentire i suoi effetti anche in Tunisia, dove il 30 agosto a Tataouine sono caduti 70.7 mm di pioggia: un valore assai considerevole in un paese in cui d’agosto non piove quasi mai.
Un cenno infine alla forte ondata di caldo che ha colpito l’Europa occidentale: il 31 agosto Parigi ha raggiunto i 33.1°C, Londra i 31.8°C, entrambi valori circa 10 gradi superiori alle medie del periodo, ma temperature oltre i 30 gradi sono state raggiunte anche a Lione, nella Fossa Renana tra Francia e Germania, a Kassel ed Hannover in Germania, nell’austriaca Innsbruck, per non parlare della Spagna meridionale dove si sono avvicinati i 40°C! Ed in Italia ieri 2 settembre Verona Villafranca e Bolzano rispettivamente con +32.6°C e +32.3°C hanno superato il loro precedente record di caldo di settembre, Milano con +33.0°C, l’ha solamente sfiorato. L’Europa continua dunque ad essere molto sensibile agli anticicloni che si espandono dalla parte occidentale del Nord Africa, una situazione che quest’anno fortunatamente si è presentata non troppo spesso e per periodi di tempo non molto prolungati.