Forti nevicate sui versanti settentrionali delle Alpi mercoledì. In Svizzera, tra le 18 GMT di martedì e la stessa ora di mercoledì, 62 mm di neve fusa a Grimsel-Hospiz, 43 ad Ulrichen, 39 a Saentis, 34 al Gran San Bernardo, 31 a Guetsch. Gran neve anche sul Giura: 32 mm di neve fusa a Chasseral, 25 al Moleson. In Germania, nelle stesse 24 ore, 34 mm di neve fusa alla Zugspitze, 25 a Oberstdorf. In Austria, 28 mm di neve fusa a Feuerkogel. Al Saentis (2500 m) la neve è alta 468 cm, al Grimsel-Hospiz (m 1980) 424 cm, a Ulrichen (m 1345) 202 cm. Ai 2962 metri della Zugspitze la neve è alta 406 cm, agli 810 metri di Oberstdorf i cm sono 62. 240 centimetri l’altezza della neve ai 1621 metri di Feuerkogel.
Gran gelo in Lapponia mercoledì 11 marzo. Nel settore norvegese, minime -26,1°C a Karasjok e -24,6°C a Kautokeino. In Finlandia, Ivalo -25,0°C, Salla e Sodankyla -24,4°C. Nel settore russo, ovvero nella Penisola di Kola, -25,6°C a Lovozero. Nella Lapponia svedese, la stazione più fredda è stata Pajala, con -23,3°C, -22,8°C a Karesuando. -14,7° e -15,6°C le medie delle minime di marzo a Sodankyla e Karesuando.
-42,7°C: questo l’incredibile valore minimo di temperatura registrato martedì 10 marzo a Edmonton, capolougo dell’Alberta, Canada. -11,1°C la media delle minime di marzo. La temperatura massima è stata -22,0°C, mentre la media delle massime di marzo è +0,1°C. Il grande gelo del Canada nordoccidentale è mostrato in modo evidente anche dalle minime del nord del Saskatchewan: Key Lake -46,0°C, Uranium City -43,4°C (-22,0°C la media delle minime di marzo in quest’ultima stazione).
Molto caldo invece nel sud degli Stati Uniti. In Texas, martedì massime 30,0°C a Brownsville, 29,4°C a Corpus Christi, 28,9°C ad Austin e Houston. In Florida, 29,4°C a Jacksonville ed Orlando. In Georgia, Augusta 28,9°C, Athens 28,3°C. 28,3°C anche a Montgomery, in Alabama. 25,8°, 24,3°, 22,2°C le medie delle massime di marzo a Brownsville, Corpus Christi ed Austin, 22,8° e 25,6°C quelle di Jacksonville e Orlando, 20,4°C quella di Augusta.
Una impressionante tempesta di sabbia ha colpito martedì 10 marzo Riyad, la capitale dell’Arabia Saudita. Si tratta probabilmente della più intensa tempesta di sabbia da decenni a questa parte. La visibilità è scesa sotto il chilometro dopo il mezzogiorno, ma intorno alle 14 è rinforzato il vento da nord e un autentico fronte di sabbia ha azzerato totalmente la visibilità, che solo dopo le 20 è tornata, con l’attenuarsi del vento, sopra i 500 metri. La tempesta ha imposto la chiusura dell’aeroporto internazionale, creato difficoltà al traffico e costretto i residenti a rifugiarsi al coperto. Molti comunque hanno dovuto ricorrere al pronto soccorso per difficoltà respiratorie. Uno strato di sabbia e polvere gialla ha coperto tutta la città.
Mali e Sudan sono stati i paesi più caldi dell’Africa subsahariana martedì. In Sudan, queste alcune delle numerose massime oltre i 40°C: Abu Na’Ama 44,0°C, Wad Medani 43,2°C, Gedaref 42,7°C, Damazine 42,6°C, Renk 42,5°C. In Mali, Nara e San 42,6°C, Nioro du Sahel 42,5°C, Mopti 41,6°C. Si tratta di temperature 3°-5°C superiori alle medie del periodo.
Intense piogge in Nuova Caledonia, nel Pacifico Meridionale, mercoledì 11 marzo. Tra le 18 GMT di martedì e la stessa ora di mercoledì, 103 mm a Oulop Ile Ouvea, 73 a Poindimie.